L'assemblea capitolina ha votato la delibera proposta dall'assessore al bilancio, maurizio leo, che avvia la riclassificazione degli immobili di pregio. Niente pù privilegi per chi vive nel centro della capitale in una casa accatastata come "ultrapopolare" nel 1939
"La rivalutazione riguarderà 17 delle 283 micro-zone in cui è stata suddiviso il patrimonio immobiliare cittadino - ha spiegato leo - e sarà curata dall'agenzia del territorio a partire dal 2011". La rivoluzione annunciata da tempo ma mai effettuata ha l'obiettivo di mettere fine agli squilibri che esistono anche all'interno di una stessa zona abitatativa, tra il valore della rendita catastale e quella di mercato
Tutto per "ottenere una più equa distribuzione tributaria" ha detto l'assessore capitolino. In poche parole, Roma ha bisogno di fare cassa e la proposta di di leo è stanare chi non paga. Dai dati raccolti finora dall'amministrazione capitolina, ad esempio, è emerso che alcune dele aree a un valore medio di mercato di 5.500 euro a mq corrisponde un valore catastale di 879 euro per la stessa superficie
Sono almeno 150mila le abitazioni della capitola accatastate in modo errato o dubbio, soprattutto nel centro storico, nelle zone tra piazza del popolo, piazza navona e colosseo, dove sono 3 mila su 27 mila le case iscritte al catasto come "a5" cioè abitazioni "ultrapopolari" e in teoria senza bagno e servizio, e 13mila come "a4" che significa "abitazioni popolari di piccola o media dimensione con modeste finiture e senza riscaldamento"
Questo accade perche il catasto non è mai stato aggiornato fin dal 1939
2 Commenti:
Roma ladrona
Era ora che si facesse.
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