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Compravendite, c'è stata o no la ripresa? - riassunto 2010

A questo punto dell'anno possiamo fare dei bilanci sulle compravendite immobiliari. Dopo che il 2009 resterà negli annali come l'anno nero per le case, alcuni si aspettavano una decisa ripresa degli scambi, un assestamento dei prezzi e una normalizzazione del mercato. Altri invece, temevano una ricaduta. Com'è andata davvero?

Il 2010 era effettivamente cominciato bene, così come comunicava l'osservatorio immobiliare dell'agenzia del territorio. Ma sembra che queste cifre positive fossero legate in parte alla formalizzazione di diversi contratti dell'anno vecchio a partire da gennaio (a causa della maggiore lentezza nell'erogazione di mutui)

Ed in effetti dopo due trimesri positivi è arriva la doccia fredda. Con un calo nel terzo trimestre  (-2,4%), rispetto allo stesso periodo del 2009, che già di per sè non fu una festa. Cifre negative per tutti i settori, dal residenziale al commerciale. Ma c'è da registrare che Milano e Roma, e in generale le grandi città, sono in controtendenza

Al nord infatti il dato è stato positivo (+2,6%) e al centro, grazie al traino di Roma, si registra un +1%. Ma il dato del sud (-13,8) fa precipitare il totale delle compravendite nel settore residenziale. Restiamo comunque lontani dal volume di compravendite degli anni del boom

In attesa dei dati definitivi si può quindi dire che il 2010 chiuderà all'incirca con le stesse compravendite del 2009 (circa 620mila), specchio di una situazione economica che, di fatto, non mostra segnali apprezzabili di miglioramento. La disoccupazione ancora alta (e per il 2011 la confindustria prevede anche dati peggiori) e una crescita che non decolla, non aiutano. Nonostante le condizioni dei tassi sui mutui, migliori che mai, se l'economia non gira il settore immobiliare non può fare di meglio

E veniamo ai prezzi. A livello medio le discese dei prezzi sono state ancora predominanti (vedi notizia) e continua il dibattito tra chi crede che i ribassi siano terminati e chi vede ancora 4 anni di aggiustamenti

Si è accentuata la polarizzazione tra i quartieri centrali e semi centrali delle grandi città e il resto. In provincia le cose vanno peggio e non è sono da escludere ulteriori ribassi nel 2011, specie negli hinterland delle grandi città mal collegati coi trasporti, dove l'invenduto tra le nuove costruzioni non ha fatto passi avanti. Il mercato si presenta dunque più frammentato che mai, con sbalzi anche notevoli tra una quartiere e l'altro

Dopo i dati positivi dei primi due trimestri regnava maggiore ottimismo tra i proprietari (vedi notizia), ma se la situazione dovesse rimanere stagnante non si escludono altri movimenti al ribasso

Per visualizzare le compravendite nelle principali città italiane, clicca qui

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2 Commenti:

ambrogino1966@libero.it
31 Dicembre 2010, 15:46

Grande Gianluca!
Alla fine sei il meno peggio del forum, i tuoi commenti, per quanto ripetitivi, sono mediamente pertinenti...
Buon anno anche a te

8 Gennaio 2011, 10:56

Buon anno a tutti vorrei chiarire che la casa è un bene a cui tutti hanno diritto sono un medico dirigente e vivo di stipendio(circa 3000 euro mensili) e vi dico che nella mia citta (Avellino) i prezzi degli immobili sono ancora proibitivi per chi vive di stipendio e rispetta la legge (paga le tasse e non fa altre attivita come previsto dal contratto) il mercato immobiliare si potra riprendere se vi Sara prorzione(almeno per immobili di media categoria) tra prezzi e possibilita economiche degli acquirenti altimenti Sara sempre monopolizzato dai soliti speculatori.praticamente dovrebbe cessare la follia speculativa scatenatasi con la introduzione dello euro

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