L'anno appena cominciato sarà decisivo per il settore immobiliare italiano e per i player che si trovano intorno al tavolo del "monopoli vivente": venditori, acquirenti, istituti di ricerca e osservatori, agenti immobiliari. Giuliano olivati , Presidente fiaip di Bergamo, ci spiega quali sono le responsabilità di ognuno e cosa ciascuno può fare per la ripresa del mercato immobiliare nel 2012
Venditori: la responsabilità del realismo
Oggi i proprietari si dividono in due categorie: venditori e non-venditori. Questi ultimi sono quelli che camminano con la testa girata all''indietro, guardano ancora ai prezzi del picco di mercato del 2007, e si riconoscono dalla frase "se non prendo i soldi che chiedo, mi tengo la casa". Infatti se la terranno, perché nessuno è disposto ad acquistare oggi un immobile ai prezzi di 5 anni fa, che hanno subìto un taglio medio del 30 per cento. I proprietari "venditori" invece non sono quelli che vogliono, ma quelli che devono vendere, per ragioni economiche o esistenziali, personali o legate alle esigenze abitative del nucleo familiare. La reale e concreta spinta alla vendita li costringe a prendere atto dei valori di mercato attuali e ad adeguarvisi. Ai proprietari sta dunque la responsabilità di decidere se vogliono mettere sul mercato oggi il loro immobile, prezzandolo secondo i valori di mercato di oggi, o se vogliono stare alla finestra a guardare. Ma in tal caso dovranno attendere se va bene 5 anni, se va male i "10 anni per uscire dalla crisi" preconizzati dal cancelliere frau merkel: e nel frattempo il loro immobile invecchierà e nel 90 per cento dei casi si troverà in una classe energetica a bassa prestazione, che nel corso degli anni diventerà sempre più obsoleta
E alla fine delle "vacche magre" nessuno può garantire che la ripresa riporterà i valori immobiliari ai livelli pre-crisi, anzi diversi economisti tendono ad escluderlo
Acquirenti: la responsabilità dell''opportunità
Che oggi sia il momento dei buoni affari immobiliari l''hanno capito tutti, ma proprio tutti. Questa è la fase storica in cui l''offerta di case abbonda e i proprietari, se appartengono alla categoria dei venditori (e non a quella dei non-venditori), sono disposti a trattare il prezzo. L''acquirente che sa cogliere questa irripetibile occasione storica è quello che, trovato l''immobile giusto per le sue esigenze e il budget, fa un''offerta concreta al proprietario e si porta a casa la casa (perdonate il bisticcio). Anche qui, esistono gli acquirenti e i turisti di case, che girovagano per anni senza mai concludere nulla, vagheggiando ulteriori ribassi e la mitica "casa perfetta", quella solo pregi e niente difetti. Anche tra gli acquirenti, insomma, fa mercato non chi vorrebbe, ma chi vuole comprare casa perché deve, ossia è spinto da una motivazione personale e familiare concreta e forte
Questi sono gli acquirenti che sanno cogliere le opportunità e investono sulla qualità dell''abitare, che è qualità della vita: e la vita è quella che vivo ora con le esigenze di adesso, non quella futura che ancora ha da venire e al momento è solo una potenzialità. Compra casa chi sa cogliere il "qui e ora" e non si lascia sfuggire l''immobile giusto quando l''ha trovato: se è giusto per lui lo sarà anche per qualcun altro, se il prezzo è allettante anche altri compratori sono dietro l''angolo, e tergiversare in questi casi non è mai politica vincente
Centri studi: la responsabilità della verità
Troppo spesso ci tocca leggere report immobiliari, anche di blasonati centri studi o osservatori, scritti con gli occhiali rosa: "sostanziale tenuta del mercato", "calano le compravendite ma i prezzi no", "lieve limatura dei valori ma la ripresa è dietro l''angolo", "arriveranno gli investitori stranieri a risollevare il comparto immobiliare". Sono dati platealmente smentiti dalla vox populi, quella della "sciura Maria" che va a far la spesa al supermercato, e dai veri esperti di case, ossia gli agenti immobiliari che tutto il giorno, tutti i giorni stanno sul marciapiede per cercare di venderle. Edulcorare o falsificare la realtà espone al ridicolo, provoca scollamento dall''opinione pubblica che ben conosce la situazione di mercato, e diventa controproducente: "se questi negano l''evidenza, allora il settore immobiliare è proprio messo male". Ai centri studi va ricordato che questa è l''ora della verità e non delle favolette ad usum delphini, che non ci portano da nessuna parte. Chi opera una contraffazione della realtà non fa un favore al settore immobiliare, che ha bisogno di realismo e prima ancora di trasparenza
Agenti immobiliari: la responsabilità della consulenza
Oggi più che mai il consumatore è confuso e disorientato, e sta all'agente immobiliare, prima ancora di vendere e se vuole arrivare a vendere, offrire al cliente la bussola per interpretare la fase di mercato attuale. Fino al 2007, ad esempio, si poteva pensare di accondiscendere alle richieste un po'' esuberanti dei proprietari venditori, fisiologicamente portati a gonfiare un po'' il prezzo del loro immobile, pensando che il mercato in crescita avrebbe dato loro ragione: bastava aspettare 6 mesi o un anno e la rivalutazione dei prezzi avrebbe agganciato la loro sopravvalutazione della casa in vendita. Oggi la situazione è ribaltata, e andar dietro alle richieste sballate non solo fa perdere tempo a tutti (in primis all''agente immobiliare), ma fa perdere soldi al proprietario, che aspettando aspettando rischia di trovarsi di fronte ad amare sorprese
La responsabilità dell'agente immobiliare, se davvero vuole fare gli interessi del cliente (e anche i propri, dato che se non vende non mangia), è quella di dirgli la verità e aiutarlo a capire dove sta andando il mercato, riportando gradualmente il proprietario coi piedi per terra attraverso una ragionata revisione del prezzo, fino ad incontrare i valori di mercato correnti, gli unici che consentono di vendere non ieri, non domani ma oggi. Starà poi alla responsabilità del venditore capire se davvero vuole vendere, o se preferisce ritirare l''immobile dal mercato; ma questa è un''altra storia, e non ripetiamo quanto detto all''inizio di questo editoriale. Analogamente dobbiamo interpretare le esigenze dell''acquirente, aiutandolo a capire quando la casa che ha trovato è quella giusta per lui, incrociando i suoi bisogni abitativi con il budget e l''offerta di mercato
Mai come oggi emerge l'importanza dell''agente immobiliare professionale, un mediatore che deve operare sul repricing lato venditore, e sulla concretizzazione della proposta d''acquisto lato acquirente, per tornare a fluidificare il mercato e rimettere in moto il volano immobiliare. Così facendo perderemo sì dei clienti, che sono però quelli che non vendono né acquistano ma sempre vagheggiano, quelli che non vogliono ma vorrebbero, e certo non rappresentano il nostro core business; ma guadagneremo la stima e il giusto compenso da quei veri venditori e veri acquirenti che avremo aiutato a fare quella che è una delle più importanti scelte per famiglie e investitori: la compravendita immobiliare
34 Commenti:
Complimenti per l'editoriale, avete fotografato la realtà in maniera impeccabile.
Complimenti al collega Olivati, davvero ben scritto e aderente alla realtà!
Analisi perfetta, si è dimenticato dell'imu, vero elemento di novità, quando sarà a pieno regime con i valori catastali calcolati in base ai mq, alla zona e ai valori di mercato, saranno in molti a "dover vendere". A quel punto si dovranno fare i conti anche con le classificazioni energetiche che diverrà elemento determinante per stabilire il valore di un immobile. Nessuno sarà più disposto a pagare lo stesso prezzo per case vecchie che avranno bisogno di interventi radicali di ristrutturazione. Gli agenti immobiliari dovrebbero iniziare a lavorare su questi due elementi per abbreviare i tempi dell'inevitabile discesa dei prezzi.
Grazie olivati. Domani abbiamo una riunione con i nostri agenti e citeremo la sua perfetta analisi.
Analisi molto interessante e precisa, manca forse un aspetto e cioè che sempre più italiani che possono investire in immobili lo faranno sempre più spesso all'estero dove c'è una solidità governativa più certa e soprattutto a parità di zona i prezzi sono molto più bassi soprattutto nelle grandi città.
Per quanto riguarda gli agenti immobiliari credo manchi un aspetto fondamentale, la competenza e la professionalità, prima che dire la verità ai venditori bisogna che ci si faccia un esame di coscienza e si capisca il proprio livello di competenza che purtroppo in certe parti d'Italia è scarsa. Fare l'ai non equivale a vendere la casa di qualcun'altro ma capirne il contesto e le dinamiche di mercato in modo prospettico.
Buon 2012 a tutti, acquirenti e venditori...
Si va beh, però le analisi non sono vangelo, semmai sono proiezioni o specchi reali ma pur sempre generici, sempre che la persona che li presenta sia professionale, esperto di tutti gli aspetti della materia e attento alla reale situazione che vuole "fotografare", ovviamente e doverosamente generalizzando. Poi ci sono le situazioni vere e reali, caso per caso, l'Italia è lunga e variegata, comunque la situazione è grosso modo quella descritta che poi è quella che conoscono quasi tutti, poi se si adeguano è un'altra cosa, però con i doverosi distinguo.
Ottima analisi. Ma le banche? sicuro che non c'entrino nulla col discorso?
Giusto, mancavano le banche.
Per quanto riguarda l'acquirente, mi preme sottolineare che, nessuno e' obbligato a comprare....c'e' l'affitto sig. Olivati, lo sa?
Analisi perfetta , tanti auguri a tutti . Mi sa che il mercato immobiliare lo faranno agenti che hanno sul conto almeno un centone (€100.000) e che sappiano aspettare fino a metà 2013 il mercato si riprenderà un poco per l' apertura del credito ,altrimenti i grandi costruttori di auto( 6.000.000 di auto che marchionne vuole vendere 2014) come farà !!!!
Io ci proverò , se ci riuscite cari amici agenti immobiliari di tre uffici fatene 1 .... e alla liberazzazioni delle tariffe tutti uniti ......... contro il governo ....... e i mega stipendi
Sicuri di dirigenti di banche , politici ai vari livelli , insp, inal ecc... eccc...
Questo è il miglior articolo che abbia letto su questo sito da quando lo seguo.
Se tutti dovessero tenere conto di ciò che scrive olivati, cioè della realtà della situazione, ci sarebbe un enorme beneficio per il settore immobiliare.
Negare l'evidenza della realtà o cercare di risolverla con le bugie e le furbizie può solo aggravare la situazione.
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