Commenti: 1
L'arcivescovo di Bologna diventa manager di una multinazionale

Non solo fedeli e coscienze per carlo caffarra, arcivescovo di Bologna, ma da alcuni giorni anche consigli d'amministrazione e colazioni d'affari. Da qualche giorno infatti la curia da lui presieduta è diventata il socio di maggioranza della faac, la multinazionale emiliana delle porte blindate. Com'è successo? una pia eredità

Il defunto proprietario della faac, michelangelo manini, ha infatti lasciato in eredità il 66% della sua azienda alla curia di Bologna e oggi dunque l'arcivscovo siede nel consiglio di amministrazione come socio di maggioranza. Un bel colpo per la parte francese che detiene il restante 34%, sedersi al tavolo delle decisioni che contano insieme a un cardinale

Sebbene manini, figlio del fondatore della faac, non avesse figli, tra i parenti nessuno aveva immaginato un simile testamento, che si inserisce nella tradizione, tutta emiliana, di commistione tra potere economico e affari religiosi

Faac è l'impresa italiana leader nel settore delle porte blindate, con 1000 lavoratori e 12 sedi in tutta europa, oltre che un fatturato da 214 milioni di euro. L'arcivescovo ha garantito che la gestione dell'azienda e il rapporto con i lavoratori saranno ispirati alla dottrina sociale della chiesa

 

 

Vedi i commenti (1) / Commento

1 Commenti:

6 Aprile 2012, 22:54

Complimenti mentre i lavoratori fanno sacrifici il nostro padre della s.chiesa fa affari
Alla faccia della miseria
Poi dicano che lo fanno x i poveri
Ma va@@@@@@@@@@@@@@@@@@

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Pubblicità