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I numeri non sono quelli circolati al momento del varo della legge sulla spending review, ma i tagli nel pubblico impiego che diventeranno effettivi nel primo semestre del 2013 sono comunque importanti. Si tratta infatti di seimila lavoratori tra dipendenti dei ministeri, enti di ricerca e previdenziali che dovranno essere gestiti con gli strumenti dei prepensionamenti, trasferimenti volontari e part-time prima di attivare le procedure di mobilità collettiva

Il quadro degli esuberi effettivi dopo le compensazioni tra le varie amministrazioni è quasi pronto e verrà presentato la settimana prossima ai sindacati dal ministro Filippo patroni griffi. All'appello mancano la farnesina, il viminale e il ministero della giustizia

Le eccedenze dei ministeri sarebbero 3.100, più 58 dirigenti in prima e seconda fascia, mentre negli enti di ricerca il sovrannumero ariverebbe a quota 140. La maggior parte di queste eccedenze potrebbe essere gestita con gli strumenti dei pensionamenti e prepensionamenti, prima di attivare gli strumenti della mobilità. Più critica la situazione per l'inail e l'inps. Nel primo caso si tratta di 900 esuberi, di cui 259 effettivi, ovvero da mettere in mobilità. Mentre per l'inps si tratta di 2 mila esuberi, che arrivano a 4 mila dopo l'integrazione di inpdap e enpals

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3 Commenti:

6 Novembre 2012, 13:58

Era ora che si cominciasse ad agire sul vero problema, il costo (a tutti i livelli) della macchina pubblica.

Perchè anche un esercito di gente che guadagna 1200 euro e non lavora, o fa un lavoro inutile (o dannoso), è un lusso che non ci possiamo permettere, oltre che un ingiustizia nei confronti di chi manda avanti il paese...

6 Novembre 2012, 14:38

Per anonimotto, bello ragionare sulla vita degli altri, vero? Dove le metti le famiglie, i figli di queste persone. Non sono i semplici impiegati a "costare", informati meglio. Che credi che andranno a casa i raccomandati? Macché, quelli rimarranno lì. e dei politici che non si sono tolti nemmeno un centesimo, ne vogliamo parlare? ogni italiano dovrebbe collegare il cervello.

6 Novembre 2012, 14:57

Certo dispiace per le persone, ma se in un'azienda privata c'è esubero di personale, per la sopravvivenza stessa dell'impresa e la salvaguardia degli altri posti di lavoro molte volte non c'è altra scelta che il licenziamento.
Cos'ì deve essere anche per l'impiego pubblico, il cui costo viene pagato dalla collettività , cioè da ciascuno di noi.
È comunque in questo caso si sta parlando di esuberi con prepensionamenti, trasferimenti ecc... quindi come al solito estremamente più tutelati rispetto alla stragrande maggioranza degli altri lavoratori. Non vedo proprio cosa ci sia di male.
È piuttosto scandaloso che nessuno abbia mai avuto il coraggio di affrontare prima la questione.

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