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In Italia lo strumento principe dei pagamenti è il contante, che viene utilizzato nella quasi totalità delle transazioni (90%) contro una media europea del 70%. Per incoraggiare l’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici come carte di credito e bancomat, il governo monti ha adottato una serie di provvedimenti, che prevedono un limite di 1000 euro per i pagamenti in contanti e l’obbligo per i commercianti di munirsi di un pos abilitato alla lettura della moneta elettronica

Le carte di credito faticano a imporsi come strumento di pagamento per una serie di falsi miti. In particolare, le principali preoccupazioni degli italiani riguardano: la sicurezza dei dati, unita al timore di truffe o clonazioni (anche nell’ambiente digitale); il timore di perdere il controllo delle proprie spese; i costi eccessivi legati alla gestione delle carte.

Per quanto riguarda il primo punto, è opportuno precisare che, in caso di furto o smarrimento della carta, si può richiederne il blocco immediato, chiamando i numeri delle banche disponibili 24 ore su 24. Il titolare della carta sarà rimborsato per qualunque addebito successivo al blocco. In caso di clonazione è, invece, sufficiente contestare gli addebiti illeciti per ottenere il rimborso. Per prevenire casi di questo tipo, si può usufruire del servizio di sms alert, che invia un messaggio sul numero di telefono indicato ogni qual volta viene utilizzata la carta

Con le carte di credito è, inoltre, possibile monitorare in modo semplice e immediato tutte le spese, specie se si utilizza una piattaforma di internet banking. Oltre all’opzione di sms alert, i titolari di carte elettroniche ricevono, infatti, un estratto conto mensile o annuale, nel quale viene riportato ogni movimento. In alcuni casi, è possibile ottenere anche una statistica personalizzata di quanto si è speso, mese per mese, in beni legati al tempo libero, ai viaggi, all'abbigliamento, agli alimentari e così via in modo da pianificare al meglio le uscite successive.

Per quanto riguarda, infine, la preoccupazione dei costi, essa non ha ragione di esistere: sul mercato esistono, infatti, numerosi prodotti a costo zero, come per esempio le prepagate che prevedono una minima commissione per le operazioni di ricarica. È, inoltre, importante ricordare che l’utilizzo della carta per il pagamento di beni e servizi non prevede di per sé costi aggiuntivi, salvo a volte per il pagamento presso i distributori di benzina (in questo caso è meglio chiedere conferma alla banca).

Le carte di credito offrono anche numerosi vantaggi, come, per esempio, l’addebito posticipato delle spese (l’ideale se non si dispone di sufficiente liquidità per sostenere un determinato acquisto) e la possibilità di utilizzo in qualsiasi paese senza problemi di cambio valuta, grazie ai circuiti internazionali mastercard e visa

Altri vantaggi sono legati alla copertura assicurativa (per viaggi o merce acquistata online) e agli addebiti delle spese (con la carta è possibile ricaricare il credito telefonico del cellulare, pagare le bollette delle principali utenze e rinnovare il bollo dell’assicurazione auto). Numerose carte (specie quelle frutto di una partnership fra l'istituto che le emette e altre società, le cosiddette co-brand) offrono, infine, la possibilità di accumulare punti con programmi loyalty per ottenere sconti o vincere premi

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4 Commenti:

12 Novembre 2012, 11:45

Tutte balle! monti vuole solo favorire le banche! per eliminare l'evasione basterebbe poter detrarre tutte le spese, così ognuno chiederebbe la fattura

donato
12 Novembre 2012, 11:53

In reply to by anonimo (not verified)

Giustissimo sono d'accordo con te....basta con ste chiacchiere e che facciano sul serio una volta tanto. Anzichè pensare ad alzare la franchigia o peggio ad abbassare il tetto massimo per le detrazioni, bisognerebbe veramente cominciare a permettere ai cittadini di poter detrarre tutto....si arriverebbe persino a chiedere lo scontrino al marocchino lavavetri.

12 Novembre 2012, 11:58

Personalmente sono stato vittima di una frode, non mi hanno rimborsato nulla: erano solo 200,00 euro ma avrebbero potuto essere di più. da quel giorno uso solo carte prepagate che tengo puntualmente prossime allo zero. Non mi convinceranno mai ad utilizzare transazioni on-line, bancomat e diavolerie del genere.
I responsabili della frode erano facilmente identificabili perché avevano pagato bollette di telefoni fissi distanti 1000 km da casa mia e nonostante avessi fatto regolare denuncia ai carabinieri non ho visto il becco di un quattrino. L'istituto di credito mi ha risposto: "per la privacy non possiamo indagare oltre" e poi chi ci garantisce che lei non abbia voluto pagare quelle bollette?
Il conto corrente lo controllo su di un computer scollegato da internet e la banca non è autorizzata a pagare nessuno se fisicamente non ci vado io o persona da me delegata.
Benedetti quei 200,00 euro persi da quel giorno la sfiducia è stata la migliore cura.
Il governo se vuole obbligare i cittadini alla moneta elettronica si faccia prima garante delle truffe e rimborsi i truffati, poi lo imponga pure.
Questa è semplicemente la mia esperienza personale, non pretendo che sia condivisa lascio a chi lo desidera di usare le transazioni on-line, per mia fortuna posso farne tranquillamente a meno.

16 Novembre 2012, 19:14

Molto bene

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