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Coinquilini diversi tra festini e alzatacce: se a dividere casa sono studenti e lavoratori

L’età media di chi vive in una camera in affitto in un appartamento in condivisione a Milano è cresciuta sempre più negli ultimi anni. Come dimostrano i dati di easystanza, il principale portale per  annunci di stanze in affitto a Milano  e in tutta Italia, se è vero che Milano è la città più cara per il canone d’affitto medio di una stanza singola, che si aggira intorno alle 460 euro, è altrettanto vero che affittare un monolocale per un giovane in stage o al primo impiego, è diventato impossibile

Sono tantissimi i giovani tra i 25 e i 35 anni costretti a scegliere come soluzione d’alloggio fuori sede la condivisione, alla luce di stipendi sempre più ristretti e canoni d’affitto proibitivi. Trasferirsi a Milano non significa più andare a vivere da soli, bensì condividere l’appartamento con altri ragazzi, ragazzi spesso molto più giovani. Così per alcuni lavoratori prendere una stanza in affitto a Milano con degli studenti può diventare un vero incubo

Vite diverse orari diversi?

Condividere casa con una persona che ha uno stile di vita diverso dal nostro può avere i suoi lati positivi, ma se ad abitudini diverse corrispondono gli stessi orari il dramma è servito. Perché se è vero che in ufficio si entra generalmente tra le 9 e le 9,30 di mattina, è altrettanto vero che le lezioni all’università iniziano allo stesso orario

Questo potrebbe mettere in tilt l’intero appartamento che, se dotato di un solo bagno, diventerebbe il campo di battaglia di istanza diverse e allo stesso tempo validissime: come si fa a stabilire a chi spetta il bagno per prima? poiché il diritto di nascita non spetta a nessuno toccherà discuterne civilmente, magari prima di arrivare ai ferri corti, e organizzarsi per turni settimanali, senza correre il rischio di arrivare tardi a lavoro o a lezione

Stesso discorso vale per le attività domestiche serali. Gli studenti dovranno avere l’accortezza di non organizzare festini notturni durante la settimana, e chi lavora invece potrebbe evitare di lamentarsi dei rumori “molesti” prima delle 23,30

Io lavoro, tu studi: il quieto vivere

Non sempre è possibile scegliere i coinquilini con chi vivremo. In ogni tipo di convivenza l’obbiettivo è sempre lo stesso: il quieto vivere. Così la differenza d’età potrebbe diventare un punto a favore per l’equilibrio domestico. Il tempo libero di uno studente potrebbe essere sfruttato ai fini della gestione economica della casa (bollette e spesa), l’esperienza di chi già lavora può essere utile per eventuali problemi con il padrone di casa e per risolvere piccoli problemi domestici. L’unione fa la forza. E allora meglio organizzare delle cene che coinvolgano tutti i coinquilini, piuttosto che rave rumorosi, e gestire gli spazi comuni con turni e regole ben precise. La differenza d’età non sarà più un problema
 

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