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Durante la campagna elettorale fecero scalpore le dichiarazioni di berlusconi che invitavano Angela merkel ad abbandonare l'euro. A distanza di pochi mesi l'idea, in effetti non nuova perché proposta dal premio nobel joseph steaglitz nel 2010, ritorna sotto forma di manifesto firmato da illustri economisti

La premessa è che la previsione di steaglitz del 2010 si è rivelata corretta. Allora l'ex assessore economico di bill clinton aveva previsto che se la germania non avesse abbandonato l'euro il resto dei soci sarebbe finita in una spirale di ricessione a causa dell'austerity

Tra i firmatari del Manifesto per la solidarietà europea Vi sono due italiani in apparenza assai lontani, Alberto bagnai, economista e docente all'università di Pescara, che scrive il fatto quotidiano, e Claudio borghi aquilini, della cattolica, che scrive per il giornale. A livello europeo hanno firmato sia conservatori, come l'ex presidente della confindustria tedesca (hans-olaf henkel) che progressisti

L'analisi di quanto avvenuto è nota ed è la tesi dominante degli euroscettici. La moneta unica ha reso molto più competitiva l'industria tedesca, soprattutto, ma non solo, nel mercato interno europeo. I paesi più deboli hanno potuto acquistare prodotti prima inaccessibili, ma con la conseguenza di uno spaventoso squilibrio nella bilancia commerciale

Anziché riconoscere errori e colpe comuni, la ricetta dell'austerità ha provocato una spirale recessiva nei cosiddetti pigs (portogallo, Italia, grecia, spagna). A questo punto solo ci sono due strade possibili: o i paesi del nord trasferiscono in forma diretta degli aiuti enormi che i rispettivi elettori non approverebbero

O si creano le basi per una divisione valutaria controllata tra nord e sud, per permette di recuperare la scia della crescita con forti misure monetarie

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17 Giugno 2013, 20:47

SE la germania non vuole uscire, usciamo noi e vedrete come le cose si rimetteranno a posto.

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