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Province svuotate in gran parte dai poteri, in vista della loro abolizione dalla carta costituzionale, e istituzione a partire dal 2014 delle città metropolitane. Questi i punti fondamentali del disegno di legge licenziato dal consiglio dei ministri che dà il via al processo di riordino degli enti provinciali

Dopo che la consulta aveva sancito l'illeggittimità costituzionale dei decreti che riducevano il numero delle province e le trasformavano in enti di secondo livello, il governo ha deciso di intervenire direttamente. In attesa di una riforma costituzionale, il ddl approvato prevede lo svuotamento dei poteri affidati alle province. Queste diventano enti governati dai rappresentanti dei comuni. Il presidente è un sindaco in carica eletto dall'assemblea dei primi cittadini, il consiglio provinciale è costituito dai sindaci dei comuni con più di 15000 abitanti e dal presidente delle unioni di comuni del territorio con più di 10.000 abitanti

Per quanto riguarda le città metropolitane, saranno costituite a partire dal 1 gennaio 2014 nei territori di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. Si ocuperanno di pianificazione strategica, servizi pubblici, viabilità, trasporti e sviluppo economico. È previsto anche uno status speciale per la città metropolitana di Roma che sostituirà sia il comune che la provincia

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1 Agosto 2013, 12:08

Eliminare le province è lo stesso che eliminare i consigli comunali per tornare al più economico Podestà fascista

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