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Il governo fa ripartire il fondo di sostegno all'affitto con uno stanziamento di 60 milioni

Istituito con la legge numero 43 del 19 dicembre 1998, il fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione era praticamente andato in soffitta l'anno scorso per la mancanza di denaro. Ma il governo, all'interno del decreto sull'imu, ha deciso di rispolverarlo con una dotazione di 60 milioni da dividere tra 2014 e 2015. In cosa consiste e quali sono i criteri per accedervi?

Cos'è il fondo di sostegno all'affitto

Il fondo prevede l'erogazione di contributi integrativi per quelle famiglie che si trovano in difficoltà con il pagamento del canone di locazione. Gli immobili per cui è dovuto l'affitto possono essere sia pubblici che privati

Criteri di accesso al fondo di sostegno all'affitto

È il decreto ministeriale del 7 giugno 1999 a definire i criteri di accesso al fondo (salvo restando la facoltà dei comuni di stabilire ulteriori criteri di selezione). In particolare il decreto stabilisce i seguenti requisiti minimi:

1) il reddito annuo imponibile del conduttore che vuol accedere al fondo non deve essere superiore a due pensioni minime inps ( 12881,18 euro)e il canone di locazione deve essere almeno pari al 14% del suddetto reddito

2) il reddito annuo imponibile del conduttore che vuol accedere al fondo non deve essere superiore a quello fissato dalle regioni per accedere agli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il canone di locazione di chi fa la richiesta deve rappresentare almeno il 24% di tale reddito

Come funziona il fondo di sostegno all'affitto

Secondo quanto previsto dall'articolo 11 della legge, è il governo ogni anno con la legge finanziaria a stabilire l'importo del fondo, da ripartire tra le regioni entro il 31 marzo. Successivamente tocca ai comuni definire l'entità e le modalità di erogazione dei contributi e individuare, con appositi bandi pubblici, i requisiti dei conduttori che possono beneficiarne

Le novità

Dal 2005 al 2011 la dotazione del fondo si era ridotta drasticamente fino a quando nel 2012 dalla finanziaria era stata cancellata la voce di bilancio destinata al finanziamento del sostegno all'affitto. Ora con il decreto entrato in vigore pochi giorni fa, il governo ha deciso di dare una mano agli affittuari, prevedendo un finanziamento di 30 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015

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