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Secondo quanto afferma il recente rapporto mensile sul sistema elettrico nazionale, pubblicato da terna, le fonti di produzione di energia elettrica della nazione sarebbero concentrate sempre di più sul comparto rinnovabile. Proprio grazie alle fonti di produzione "pulita", l'Italia sta riducendo il suo storico deficit energetico con l'estero, con un saldo negativo che si sta lentamente assottigliando

In particolare, ricorda terna, nel corso del mese di settembre 2013 l'energia elettrica richiesta sul territorio italiano è stata pari a 26,1 twh, in calo del 2,6 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (e del 3,2 per cento se invece si considera la depurazione dall'effetto calendario)

Ebbene, dei 26,1 twh richiesti dall'Italia, quasi il 90 per cento sarebbe stato soddisfatto dalla produzione interna. La quota prevalente è ancora una volta relativa alla produzione termoelettrica, che con 16,4 twh conquista ancora la maggioranza assoluta del "peso" energetico nazionale (pur in calo del 6,2%). In crescita sono tutte le fonti rinnovabili: il fotovoltaico ha soddisfatto le richieste per 2,2 twh (+ 27,2%), l'eolico per 1 twh (+ 11,1%), il geotermico per 0,4 twh (+ 0,9%), l'idrico per 3,3 twh (+ 0,6%)

Tralasciando la sola analisi settembrina per osservare dei dati cumulativi, emerge come la richiesta di energia elettrica italiana durante i primi nove mesi dell'anno sarebbe stata soddisfatta per 135,8 twh dal termoelettrico, con una flessione del 15 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), per 40,7 twh dall'idrico (+ 29%), per 18,8 twh dal fotovoltaico (+ 20,1%), per 11,4 twh dall'eolico (+ 23,4%), per 4 twh dal geotermico (+ 0,6%). L'estero ha invece contribuito per 30,1 twh (- 0,4%)

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