Gli italiani, si sa, sono dei piccoli risparmiatori. Proprio per questo, lo strumento di risparmio più diffuso sono i conti di deposito. Sapere come trovare il conto deposito più vantaggioso, però, è uno dei tanti modi per risparmiare.
Che si scelga di aprire un conto deposito presso la banca online che banca! o fineco oppure presso un istituto di credito tradizionale, bisogna valutare anche le condizioni del conto deposito e gli eventuali costi da pagare, tra cui l’imposta di bollo
Proprio riguardo a questa tassa, ci sono delle novità derivanti dall’approvazione da parte della commissione bilancio della camera di un emendamento alla legge di stabilità proprio su questa tematica. È stata infatti eliminato il bollo fisso di 34,20 euro che fino ad oggi si doveva pagare su tutti gli strumenti finanziari
In particolare, tutti i depositi fino a 5mila euro saranno esentati dal pagamento dell’imposta di bollo, mentre per quelli superiori a questa cifra l’imposta di bollo sarà pari al 2 per mille dell’importo della giacenza
L’imposta di bollo era entrata in vigore con il decreto salva Italia del 2011: conti correnti, libretti di risparmio e libretti postali erano tassati di 34,2 euro, con esenzione per i depositi fino a 5mila, mentre per i prodotti finanziari, con eccezione dei fondi sanitari, pensione e i buoni postali fruttiferi con valore di rimborso inferiore a 5mila euro, erano tassati dello 0,2% sempre con un minimo di 34,2 euro
Con un prelievo del 2 per mille e il bollo minimo, però, avrebbero pagato più di 34,2 euro solo gli investitori con un investimento superiore ai 17 mila euro, cioè l'80% degli italiani
Marco causi, deputato del pd promotore del finanziamento, ha commentato: "e' una misura che elimina una distorsione regressiva del sistema fiscale italiano e abbassa il peso fiscale sulla detenzione di risparmi sul conto titoli di piccolo ammontare. In questo modo si apre la strada alla promozione dell'azionariato popolare e alla partecipazione dei lavoratori alla proprietà delle aziende"
"E' un primo passo importante nella direzione dei piccoli investitori – continua causi – a pagare saranno i conti correnti con oltre 250mila euro. In quel caso l'imposta non aumenta, ma abbiamo alzato il tetto della tassazione da 4.500 a 10mila euro"
In questo modo, quindi, si elimina una notevole disparità presente nel vecchio sistema: chi aveva un investimento di 10mila euro, con il bollo minimo di 34,2 euro sarebbe stato tassato al 3,42%, mentre chi aveva un deposito da 100mila euro, solo allo 0,2%. Si tratta quindi di un provvedimento teso a tutelare i piccoli risparmiatori
Tuttavia non mancano le critiche, basate sul fatto che comunque una disparità resta. Albero foà, presidente di acomea, afferma: "la no tax area per conti correnti e postali è una vantaggio per le banche nei confronti dell'industria del risparmio. Su tutti gli strumenti finanziari si continua a pagare lo 0,2% per qualunque importo"
Con questo provvedimento, quindi, i conti correnti diverrebbero più vantaggiosi rispetto ai conti di deposito e ai fondi di liquidità, in quanto si pagherebbe un’imposta più bassa. L’analisi sarebbe confermata anche dall’ultimo bollettino di bankitalia, che sottolinea l’aumento dei conti correnti usati come strumenti di risparmio a sfavore dei conti di deposito
Secondo foà, quindi, "cancellando la no tax area - conclude foà - forse si poteva anche ridurre l'aliquota. Comunque è un primo passo positivo"-
Ugo biggeri, presidente di banca etica, si dichiara soddisfatto del provvedimento: "siamo grati ai molti deputati che hanno ascoltato la voce dei soci di banca etica e delle associazioni dei consumatori che da più di due anni si sono mobilitati per chiedere l'abolizione di quella soglia minima fissata in 34,20 che era particolarmente esosa per i piccoli risparmiatori che vedevano così i loro investimenti erosi da un'imposta regressiva. Ora auspichiamo che questa importante correzione superi anche il vaglio dell'aula”
3 Commenti:
100 euro ogni 50.000 imnvestiti? ladri maledetti.
Considerando che, ad esempio, l'euribor a 1 anno è pari allo 0,65 questi si prendono il 20% degli interessi e già andiamo a 0,52% netto
Poi con lo 0,2% sul capitale andiamo a 0,32!!!
A me resta meno della metà del rendimento, va tutto in tasse!
E ci chiediamo perché ci sono tanti evasori? con uno stato esoso l'evasione è l'unica salvezza!
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