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domenico

Presidente della fiaip della provincia di Reggio Calabria e titolare dell’omonima immobiliare, Domenico comandè lavora nel settore dal 1989. Comandè parla di una “minima ripresa” dopo gli ultimi anni “tragici”, e come la maggior parte dei suoi colleghi ritiene che il destino del mercato sia in parte in mano alle banche, sempre molto restie a concedere mutui

 A reggio c’è dunque una ripresa, sia pure minima?
Sì, la vediamo, anche perché era impossibile andare più in basso di quanto è accaduto negli anni 2011 e 2012. Ora dalle banche sembra esserci qualche minimo segnale, forse concederanno qualche mutuo in più

Il problema è molto sentito da tutti i suoi colleghi
Lo immagino, qui lo è di più perché la nostra non è una realtà industriale, non c’è stata una crisi economica paragonabile ad altre zone d’Italia, ma c’è una forte crisi dei mutui. Per sbloccare un po’ la situazione abbiamo dovuto fare una campagna con la fiaip, che può contare su 10 mila associati e su alcuni referenti al ministero dell’economia

E cosa avete ottenuto?
Un’apertura sulla concessione dei mutui ai clienti che offrono garanzie, perché ultimamente bloccavano anche quelli. Il problema è che le banche non hanno alcun interesse a concedere mutui, che gli vanno spesso in sofferenza, i tassi sono bassi e guadagnano poco, e in caso di insolvenza con i tempi della giustizia riprendono l’immobile dopo 10 anni. Non gli conviene

Eppure, con i prezzi così bassi, il mercato potrebbe acquisire dinamismo
Appunto. Qui si sono abbassati del 20-25%, con punte del 30-35% in periferia. Sugli immobili nuovi siamo addirittura ai livelli dei costi di costruzione. Si salva solo il centro città, dove c’è un altro tipo di mercato e per lo più con case che si vendono senza problemi 

Quali sono i prezzi medi in città?
Parliamo del nuovo: per un trilocale in zona sud, 1.000 euro al mq, nella zona nord 1.300-1.400, e in centro 1.800-2.000, ma escluse corso garibaldi e via marina dove il prezzo sale a 3.000. Mentre sugli immobili di pregio, spesso antichi e con vista mare, si arriva fino a 5000

La casa più venduta?
Quella per famiglia, e per famiglia qui intendiamo soggiorno, cucina abitabile, tre camere da letto e due bagni, per un appartamento sui 100-120 mq.

Con la crisi, com’è cambiato il vostro modo di lavorare?
È cambiato radicalmente. Non bisogna più andare a cercare le case, perché spesso sono i clienti a venire qui a proporle. È aumentata la mole di lavoro, è aumentato  il numero di immobili ma sono diminuite le compravendite: nel 2012 abbiamo toccato la punta di – 50%, oggi siamo sul – 30%

Come sta gestendo la rivoluzione del web?
La chiusura del principale giornale cartaceo di annunci, il mercatone, ha sancito la fine del cartaceo. Il web è prezioso, il sito è ancora il riferimento principale ma bisogna sempre avere l’occhio rivolto a smartphone e tablet

Come vede il futuro?
Il mercato è destinato a riprendersi ma ha i suoi tempi, anche perché il crollo è stato troppo forte. Hanno chiuso tante agenzie, sono rimaste solo quelle che avevano dei target ben precisi ed erano in grado di sostenersi da sole. Ora vedo segnali di ripresa, e l’augurio è che continuino

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