
Se il mercato milanese è la vetrina di ciò che accadrà nel resto d'Italia, ci sono buone speranze per il mercato immobiliare. Nel 2014, infatti, le compravendite sono aumentate del 5,7%. La crisi però continua a farsi sentire, costringendo molti proprietari, secondo un'espressione usata dagli operatori, "a disfarsi dell'argenteria di famiglia"
Secondo l'analisi della camera di commercio, nel 2014 si è chiuso con più di 16mila compravendite, in crescita del 5,7% . Ancora in discesa i prezzi delle case, nel 2014 le quotazioni delle case nuove sono diminuite dell'1,9% per cento rispetto al 2013, e del 2,9% se paragonate a cinque anni fa. Con cifre che vanno dai 4875 euro al me per gli immobili nuovi, ai quasi 4mila per i recenti e a 2981 per i vecchi
E una maggiore fiducia nel settore c'è anche da parte degli istituti di credito. Nei primi sei mesi del 2014 in Lombardia c'è stata, rispetto al 2013, una crescita dell'1,3% dei nuovi mutui. Un aumento più basso rispetto alla media italiana che si attesta al 3,4
Nonostante questi segnali positivi, la crisi economica e la forte tassazione continuano a farsi sentire, tanto che secondo gli operatori molti sono costretti a rinunciare all'argenteria di famiglia. Nel 2014, sul totale delle case vendute il 47% era di seconda mano. E si tratta di case che devono essere ristrutturate del tutto
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