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Ministero infrastrutture, in arrivo un piano casa da 400 milioni per mettere sul mercato alloggi invenduti a prezzi calmierati
GTRES

"Entro metà marzo sarà pronto un provvedimento per un piano casa da circa 400 milioni di euro". A dirlo è stato il vice-ministro alle infrastrutture, Riccardo Nencini, al margine di un convegno sul disagio abitativo. Il programma metterà a disposizione "20mila alloggi invenduti ad affitto calmierato, per vendita a prezzi calmierati o affitto con possibilità di vendita". Gli immobili da riconvertire verranno in gran parte dal patrimonio detenuto in garanzia dalle banche, ma anche dai beni inutilizzati del demanio

Intervenendo in un convegno dedicato al social housing, il viceministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, ha spiegato che nei piani del governo c'è un provvedimento articolato in due parti "la prima con 150 milioni di euro per il sostegno agli affitti e il secondo di 240-250 milioni di vantaggi fiscali per coloro che intervengono su alloggi che già esistono e sono invenduti"

Piano casa dedicato alle categorie deboli
Il nuovo piano casa del governo sarà dedicato principalmente "alle categorie sociali maggiormente fragili e avrà come obiettivi anche la valorizzazione delle periferie e bloccare il consumo di suolo". Il piano prevede anche il coinvolgimento dei privati perché "l'Italia ha risorse insufficienti se non vengono legate a quelle private". Le possibili strade da percorrere sono tre "valorizzando immobili pubblici, con appositi fondi immobiliari per gestire crediti in sofferenza e con il coinvolgimento di cassa depositi e prestiti e altri soggetti che operano sul social housing sul territorio"

Il provvedimento che, secondo le parole del viceministro, sarà pronto a metà marzo, non ha ancora una forma ben decisa, ma si tratta di "una delle misure più grosse degli ultimi vent'anni". Gran parte degli alloggi da riconvertire verranno dal patrimonio immobiliare delle banche, una parte dovrebbe arrivare anche dai beni inutilizzati del demanio. Ad essere favorite saranno in particolar modo le aree urbane che rischiano l'abbandono e il degrado

Tra i soggetti partner del progetto c'è l'ance, che però non nasconde un certo scetticismo. "Manca da 30 anni un piano di edilizia economica e popolare, mentre il problema della casa aumenta a causa della crisi, le famiglie si sono impoverite, ci sono più anziani e i giovani non hanno reddito e hanno difficoltà a trovare casa"

45mila case pubbliche per 700mila famiglie
La partecipazione al convegno è stata occasione per il viceministro delle infrastrutture per affrontare il problema dell'emergenza abitativa nel nostro paese. "In Italia ci sono circa 45mila abitazioni di edilizia residenziale pubblica a fronte di un fabbisogno di circa 700mila famiglie, di queste un terzo sono sfitte e il 15% occupate da famiglie che non sono sotto la soglia di povertà: se sommiamo questi dati si evidenzia un problema straordinariamente ampio"

Nenci ha voluto sottolineare come, per la disponibilità di alloggi pubblici, a livello europeo siamo in una posizione di coda, a livello dell'estonia. Sebbene in Italia il 76,6% sono abitazioni di proprietà, ci sono tra le 140 e le 145mila abitazioni invendute

 

 

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