Un cittadino europeo su sei possiede una seconda casa. Ma la proporzione cambia notevolmente da Paese a Paese. Mentre oltre il 20% dei greci, polacchi, slovacchi e spagnoli afferma di avere due case, solo il 5,4% dei tedeschi, il 5,6% degli olandesi e il 7% dei britannici ha un’abitazione in più. A influenzare un eventuale investimento in una dimora diversa da quella principale più che i fattori economici ci sono quelli socioculturali.
In particolare, lo stipendio medio non è direttamente legato alla decisione di comprare una seconda casa. Dei 12 Paesi analizzati, quelli nei quali si registrano gli stipendi più elevati sono anche quelli nei quali si registra un minore investimento nel mattone, soprattutto quando si parla di seconde case. Ad evidenziarlo uno studio realizzato da Re/Max Europa.
Solo il 5,4% dei tedeschi, che godono di uno stipendio medio pari a 2.609 euro lordi al mese, sono propensi all’acquisto di una seconda casa. La percentuale sale un po’ in Finlandia, dove lo stipendio medio è di 2.735 euro lordi al mese, raggiungendo il 12,1%. Ma torna a scendere con gli olandesi, che hanno i redditi più elevati (2.703 euro lordi al mese). Appena il 5,6% degli olandesi afferma di avere due case. La Svezia completa il trio di Paesi con il salario più elevato. Con 2.617 euro lordi al mese, solo l’11,8% degli svedesi dice di avere due case. Per quanto riguarda i britannici, pur con 2.596 euro lordi al mese, appena il 7% possiede due abitazioni.
Al contrario, i Paesi con un minore salario medio registrano un maggior numero di cittadini che hanno deciso di acquistare una seconda casa. Nonostante i gravi problemi economici degli ultimi anni, in Grecia il 32,8% dei cittadini sostiene di possedere due case. Seguono i polacchi, con una parcentuale pari al 25,1% e uno stipendio pari a 716 euro lordi al mese. In Spagna, con uno stipendio medio di 1.634 euro lordi al mese, è il 20,4% dei cittadini a dichiarare di avere un’abitazione in più rispetto a quella principale. Per quanto riguarda l’Italia, con uno stipendio medio pari a 2.022 euro lordi al mese, la percentuale di chi dichiara di possedere una seconda casa è pari al 15,2%.
A livello europeo, la seconda casa viene utilizzata per motivi di lavoro nell’8,7% dei casi. La maggior parte degli europei con due abitazioni sfrutta la seconda casa per le vacanze o per il relax del fine settimana.
3 Commenti:
Si parla di "seconda casa" per passarci il proprio tempo libero o per metterla a reddito?
non mi sembra affatto un paradosso. Il possesso di una seconda abitazione per le vacanze è legata ad abitudini oramai molto lontane come la possibilità di avere un periodo di ferie di almeno un mese e la certezza di poter sfruttare la casa nel lungo termine. Oggi, a meno di pochissimi fortunati casi, il possesso di una casa per le vacanze rappresenta un vero e proprio vincolo del quale molti si vorrebbero disfare. Coloro che guadagnano di più (abitanti del nord europa) sono coloro che meglio si sono adattati all'effetto della globalizzazione e quindi, culturalmente, oltre a non essere legati alla proprietà di una casa da usare come prima abitazione, a maggior ragione è impensabile pensare che si leghino ad una casa per trascorrere le vacanze sempre nello stesso posto
Però non si è detto che ha una sola casa ha una "villa" con piscina e quant'altro, pertanto non ha bisogno di una seconda casa e per divertirsi in estate fa le sue gite all'estero. Chi invece è "morto di fame" e ha una "piccola casa" si compra una "seconda casa" per migliorare, mentre la prima la dona al figlio o la mette a reddito.La statistica è monca e le deduzioni sono falsate.
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