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Una casa energeticamente autonoma e a misura d'uomo, costruita adottando le migliori tecnologie oggi disponibili e in grado di produrre l'energia di cui necessita. C'è tutto questo nei 25 metri quadrati di Biosphera 2.0, un modulo abitativo futuristico pensato per essere un concentrato di tecnologia, innovazione e comfort abitativo. Da Courmayeur a Bolzano Biosphera 2.0 ha girato l'Italia. 

Il progetto è nato da un workshop al quale hanno partecipato oltre 100 studenti di architettura e ingegneria di tutta Italia, organizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino DAD, dal team Woodlab Polito, dalla start up be-eco e da Valle d'Aosta Structure. 

La casa è in grado di mantenere la temperatura, in diverse situazioni ambientali e climatiche tra i 21 gradi centigradi in inverno e i 25 gradi in estate. È stata realizzata impiegando materiali naturali come il legno lamellare X-Lam, certificato Pefc – proveniente da abeti italiani da filiera sostenibile - e con lana di roccia Rockwool, ed è costruita secondo gli standard di efficienza energetica e qualità PassivHaus e Minergie. Non solo, l'illuminazione interna e gli elettrodomestici, sono alimentati da moduli fotovoltaici e da moduli solari termici, mentre all'interno una batteria a sali fusi e una pompa di calore controllano i flussi di calore e raffreddamento.

Ma Biosphera 2.0 non è solo un prototipo di casa passiva a consumi praticamente nulli, ma un vero e proprio esperimento, che utilizza tutte le moderne tecnologie per monitorare l'ambiente circostante e quello interno del modulo. Una casa intelligente, domotica, di quelle che vedremo presto in futuro e che saranno alla portata di tutti. Non manca nulla: c'è la zona giorno, la cucina, il bagno e le camere da letto. Alcuni volontari, durante l'esperimento, hanno passato alcuni periodi all'interno del modulo, indossando un bracciale in grado di monitorare i parametri vitali, mentre Biosphera monitorava i livelli di CO2, la temperatura, la pressione, l'umidità all'interno del modulo. In questo modo la casa era in grado di conoscere in tempo reale lo stato dei propri occupanti. 

Nell'arco di dodici mesi, Biosphera 2.0 è diventata una casa passiva itinerante, partendo da Courmayeur lo scorso marzo e finendo il proprio percorso a Bolzano, durante la fiera Klimahouse. Un test climatico e ambientale, che ha visto la casa intelligente passare dai -15 gradi della Val d'Aosta ai quasi 40 di Rimini, la scorsa estate. Un anno intero durante il quale sono stati monitorati i parametri ambientali esterni ed interni della casa e anche quelli fisiologici dei suoi abitanti, in un perfetto esempio di integrazione tra l'edificio abitativo e i suoi occupanti.

 

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