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Le residenze universitarie iniziano ad attirare l’attenzione anche degli investitori esteri. Lo ha affermato Maurizio Carvelli, fondatore e Ceo di Camplus, parlando ai microfoni di idealista/news a margine del 26° Forum di Scenari Immobiliari.

“Stiamo registrando un interesse notevole da parte dei fondi real estate internazionale – ha spiegato Carvelli. – Questa decisione ha portato molta liquidità disponibile per investimenti nel settore delle residenze universitarie. La ragione è semplice: i tassi di interesse si abbassano, quindi gli investimenti residenziali diventano relativamente più redditizi anche per qualsiasi tipo di impresa”.

Tra tutti, gli investimenti in residenze universitarie sono forse i più interessanti. “Sono più sicuri, meno rischiosi – spiega Carvelli, - il mercato cresce soprattutto fuori dall’Italia, ma anche in varie grandi città italiane, grazie alla crescente mobilità degli studenti. C’è poi richiesta di immobili di qualità, che in Italia mancano: il che rappresenta una sfida elettrizzante. L’Italia diventa quindi scenario, oltre che degli investimenti di Camplus, anche di altri operatori del settore”.

Anche dal punto di vista dei rendimenti il mercato delle residenze studentesche è importante. “Gli studenti pagano gli affitti minori di tutta Europa, ma i canoni si collocano tra quelli familiari, più bassi, e quelli turistici, più alti. Inoltre, la scarsità di posti letto crea tensione sul mercato, che resta così vivo e interessante”.

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