Il tasso di inflazione resta alto a dicembre, scopri quanto pesa sugli affitti in città

Nonostante un lievissimo rallentamento, l’inflazione resta comunque alta anche a dicembre 2021. A subirne le conseguenze saranno soprattutto gli inquilini che hanno la revisione annuale del contratto d’affitto. L’Istat, infatti, ha pubblicato l’aggiornamento dell’indice FOI per il mese di dicembre 2022, che fa registrare un aumento dell’11,3% su base annuale. Scopriamo quanto dovranno pagare in più, d’ora in poi, gli italiani che hanno un contratto di locazione in uno dei principali capoluoghi italiani.

L’effetto dell’inflazione sulle locazioni si può toccare con mano e comporterà un aumento medio di 68 euro al mese (816 annui) per i canoni di locazione di un trilocale in Italia. I rialzi maggiori sono quelli con cui dovranno fare i conti le famiglie milanesi, che dovranno pagare 119 euro in più al mese rispetto allo scorso anno. Per gli inquilini romani, invece, l’aumento sarà di 84 euro mensili.

Questo è quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi di idealista, portale leader per sviluppo tecnologico in Italia, che ha calcolato quanto inciderà l’aumento dell’inflazione sull’adeguamento dei contratti di locazione di un trilocale in base all’Indice dei prezzi al consumo aggiornato e pubblicato dall’Istat. L'aumento dell'inflazione incide direttamente sui contratti di locazione legati all’indice FOI, ovvero quelli che prevedono la formula di durata 4+4.

Il report si è concentrato sulla media dei canoni di locazione richiesti negli annunci di trilocali in affitto pubblicati su idealista. Per lo studio è stato scelto questo taglio immobiliare nello specifico perché si tratta di quello più richiesto dalle famiglie, la categoria su cui l’aumento dell’inflazione pesa maggiormente.

In Italia, in media, l’affitto mensile di una casa con tre stanze era di 600 euro al mese a ottobre 2021. Gli inquilini che hanno l’adeguamento annuale calcolato con l’indice di inflazione FOI di dicembre 2022, quindi, dovranno pagare 68 euro in più al mese (il canone mensile italiano medio arriverà quindi a 668 euro per i trilocali).

La situazione, come è logico immaginare, non è la stessa in ogni zona d’Italia e può variare anche considerevolmente a seconda della città presa in considerazione (il report si è concentrato esclusivamente sui capoluoghi e non sulle province per via di una base dati molto più consistente) e della media dei canoni cittadini.

Gli inquilini che vedranno aumentare maggiormente i canoni di locazione sono quelli di Milano (+119 euro al mese e 1.428 euro in più all’anno), dove la media degli affitti è la più cara d’Italia. Aumenti significativi anche per chi vive in un trilocale in affitto a Venezia, dove ci vorranno 104 euro in più al mese (1.152 euro in più all’anno). Il capoluogo veneto condivide il secondo gradino del podio con Bolzano.

Non va tanto meglio nemmeno agli inquilini di Bologna e Firenze (90 euro in più al mese e 1.080 all’anno). Considerevoli anche gli aumenti che subiranno i titolari di un contratto di locazione a Roma (84 euro in più al mese e 1.008 all’anno).

I capoluoghi del Sud che registreranno gli aumenti più considerevoli per i canoni di locazione di trilocali sono Cagliari e Oristano (+77 euro al mese), Bari (+73 euro al mese), Napoli (+71 euro al mese) e Salerno (+68 euro al mese).

Più in generale, si registrano aumenti contenuti (non oltre i 40 euro mensili) nei capoluoghi di Alessandria, Asti, Campobasso, Ragusa, Vibo Valentia, Terni, Lanusei, Caltanissetta, Potenza, Isernia.