Tecnocasa fotografa la situazione nel secondo semestre 2024: monolocali +4,7%, bilocali +5%, trilocali +5,1%. Aumenti record a Bari, Bologna e Roma
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chiave di casa in affitto
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Il mercato degli affitti continua a crescere in tutta Italia. Lo conferma l’ultimo report dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che ha analizzato l’andamento delle locazioni residenziali nella seconda metà del 2024. I dati mostrano aumenti generalizzati: i canoni sono saliti del 4,7% per i monolocali, del 5% per i bilocali e del 5,1% per i trilocali rispetto al semestre precedente.

La spinta della domanda e la scarsità dell’offerta

A trainare la crescita dei canoni è una domanda sempre più sostenuta, composta da persone che non riescono ad accedere al credito, da chi preferisce non acquistare e da studenti o lavoratori in mobilità. Allo stesso tempo, l’offerta si riduce: molti proprietari temono problemi di morosità e preferiscono evitare di affittare a lungo termine. Nelle città turistiche, inoltre, una quota importante di abitazioni continua a essere destinata agli affitti brevi, riducendo ulteriormente le disponibilità per il mercato residenziale. In città come Milano, dove il mercato degli short rent è ormai saturo, si assiste a un ritorno al canone concordato.

Le città dove gli affitti salgono di più

Gli aumenti più marcati si registrano a Bari, dove i monolocali hanno visto un’impennata del 10,5%, i bilocali del 9,9% e i trilocali dell’8,4%. Anche Bologna ha mostrato forti incrementi, con un aumento del 2,3% per i monolocali, del 4,2% per i bilocali e addirittura dell’8,5% per i trilocali. Nella Capitale, dove si avvertono già gli effetti del Giubileo, i canoni sono aumentati del 4,8% per i monolocali, del 5,2% per i bilocali e del 5% per i trilocali.

Crescita significativa anche a Torino, che registra +5,7% sui monolocali, +4,9% sui bilocali e +4,7% sui trilocali. A Napoli, l’aumento è uniforme: +4,9% per i monolocali, +4,6% per i bilocali e +4,8% per i trilocali. Palermo segue con incrementi del 4,9% sui monolocali, 4,7% sui bilocali e 3,1% sui trilocali.

Più moderata la crescita a Firenze, dove i monolocali aumentano del 3,4%, i bilocali del 5,8% e i trilocali del 5,2%. A Genova, gli aumenti sono del 4,4% per i monolocali, del 3,6% per i bilocali e del 4,3% per i trilocali. Anche Verona mostra una tendenza simile: +4,1% per i monolocali, +4,6% per i bilocali e +3,9% per i trilocali. Infine, Milano, pur restando la città con i canoni più alti, registra aumenti più contenuti: +2,3% per i monolocali, +2,1% per i bilocali e +2,7% per i trilocali.

Milano resta la città con gli affitti più cari

Nonostante gli aumenti moderati, Milano si conferma la città più costosa per gli affitti. Nel secondo semestre del 2024, un monolocale costa in media 832 euro al mese, un bilocale arriva a 1.158 euro e un trilocale tocca i 1.565 euro mensili.

Segue Roma, dove un monolocale si affitta a 687 euro, un bilocale a 895 euro e un trilocale a 1.125 euro. A Firenze, i canoni medi sono di 660 euro per i monolocali, 820 euro per i bilocali e 981 euro per i trilocali. Molto simili i dati di Bologna, con 663 euro per i monolocali, 810 euro per i bilocali e 982 euro per i trilocali.

A Napoli, i prezzi sono più contenuti: circa 506 euro per un monolocale, 702 euro per un bilocale e 881 euro per un trilocale. A Verona, si spendono in media 504 euro per un monolocale, 669 euro per un bilocale e 811 euro per un trilocale.

Torino si mantiene su livelli più accessibili: 381 euro per un monolocale, 503 euro per un bilocale e 645 euro per un trilocale. A Genova, i monolocali si affittano a 358 euro, i bilocali a 479 euro e i trilocali a 564 euro. A chiudere la classifica c’è Palermo, con 353 euro per un monolocale, 471 euro per un bilocale e 564 euro per un trilocale. Anche Bari, nonostante l’impennata degli ultimi mesi, si mantiene su livelli medi: 461 euro per i monolocali, 602 euro per i bilocali e 720 euro per i trilocali.

Una crescita costante da dieci anni

Nel lungo periodo, l’aumento degli affitti è ancora più evidente. Negli ultimi dieci anni, infatti, i canoni di locazione sono saliti in media del 41,7% nelle grandi città e del 26,6% nei capoluoghi di provincia.

Contratti più brevi e motivazioni diverse

Si riduce leggermente la quota di contratti stipulati per scelta abitativa, che passa dal 61,2% al 60,2%, mentre aumenta quella relativa a chi si sposta per motivi di lavoro, passata dal 26% al 28,7%. In crescita anche i contratti transitori, scelti dal 33,4% degli inquilini e sempre più apprezzati dai proprietari, che li preferiscono alle locazioni di lunga durata per la loro maggiore flessibilità.

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