Vantaggi, svantaggi e applicazioni domestiche del solar cooling, tecnologia utile anche in ambiente domestico.
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solar cooling cos'è
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Con il progressivo aumento delle temperature e la crescita della domanda di climatizzazione, il consumo energetico legato al raffrescamento domestico è diventato una sfida e un’emergenza che non lascia troppo tempo alla sperimentazione di alternative. Sebbene indispensabili in molti casi, i condizionatori tradizionali hanno un forte impatto sia in termini di costi sia di emissioni di CO₂; ed è proprio in questa situazione che entra in gioco una soluzione innovativa e sostenibile, capace di trasformare il calore del sole in freschezza per le case: scopri dunque cos'è il solar cooling e cosa sapere a riguardo.

Cos'è il solar cooling spiegato bene

Il solar cooling viene presentato come una soluzione innovativa e necessaria ma cosa si cela esattamente dietro questa dicitura dalla chiara derivazione anglofona? Si tratta di una tecnologia che utilizza l’energia solare per produrre freddo e quindi utile a rinfrescare ambienti domestici o industriali.

Alla base di quello che può sembrare un paradosso, ossia usare il primo e maggior produttore di calore per creare frescura, ci sono dei tipi di pannelli solari termici capaci di catturare l’energia solare per poi trasformarla in calore. Questo però non viene disperso, ma usato per alimentare particolari macchine chiamate chiller ad assorbimento o ad adsorbimento.

Per comprendere meglio ecco un esempio pratico: in una casa dotata di pannelli solari termici sul tetto, il calore accumulato non serve solo a produrre acqua calda, ma può essere utilizzato d’estate per raffreddare gli ambienti interni. In questo modo si riduce la necessità di elettricità, tagliando consumi e costi.

casa indipendente con pannelli solari
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Come funziona il solar cooling per raffrescare casa

Il principio del solar cooling si basa su un ciclo semplice ma ingegnoso. I pannelli solari termici, posizionati generalmente sul tetto, raccolgono l’energia solare e la trasformano in calore. Questo viene poi convogliato in un circuito dove entra in funzione la macchina di assorbimento, che è il cuore dell’intero sistema.

All’interno di questa avviene una reazione fisica tra due sostanze come, ad esempio, acqua e bromuro di litio. Il calore fornito dall’impianto solare innesca il ciclo e, grazie all’evaporazione e alla successiva condensazione del fluido, si ottiene acqua refrigerata la quale, a sua volta, viene distribuita attraverso ventilconvettori, fan-coil o sistemi di raffrescamento radiante, diffondendo aria fresca in casa.

A differenza dei condizionatori elettrici che consumano molta energia e utilizzano gas refrigeranti con impatto ambientale, il solar cooling sfrutta dunque una risorsa rinnovabile e processi più puliti. Naturalmente, l’efficienza del sistema dipende dall’irraggiamento solare e dalla progettazione dell’impianto. 

Cosa serve per attivare il sistema solar cooling domestico?

Per rendere operativo un sistema di solar cooling in casa non basta installare i pannelli solari termici. A questi infatti si devono aggiungere diversi componenti che, lavorando insieme, riescono proprio nella trasformazione dell’energia solare in fresco. Nello specifico, un impianto domestico deve essere composto in questo modo:

  • Pannelli solari termici: raccolgono l’energia del sole e la trasformano in calore.
  • Serbatoi di accumulo: immagazzinano il calore raccolto dai pannelli.
  • Chiller ad assorbimento: è il cuore del sistema visto che trasforma il calore in acqua refrigerata.
  • Sistema di distribuzione interna: ventilconvettori, fan-coil o impianti radianti che diffondono il fresco.
  • Pompe e centraline di controllo: regolano il flusso e ottimizzano il funzionamento.
installazione pannelli solari
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Quali sono i vantaggi del solar cooling

Quando si parla di solar cooling non si fa riferimento solo ad un’alternativa green, ma ad un vero e proprio sistema che offre numerosi vantaggi concreti. Tra i principali benefici si possono sicuramente evidenziare:

  • Riduzione dei consumi elettrici: in questo caso si utilizza energia solare al posto di quella elettrica.
  • Minori emissioni di CO₂: contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico.
  • Doppia funzione dei pannelli solari termici: producono sia acqua calda sia freddo.
  • Silenziosità: i chiller ad assorbimento non producono rumori come i condizionatori tradizionali.
  • Durata nel tempo: gli impianti ben mantenuti hanno una lunga vita utile.

A questi si aggiunge un altro aspetto fondamentale: il solar cooling offre la possibilità di sfruttare al massimo l’energia solare proprio nei mesi in cui è più abbondante. Durante l’estate infatti i pannelli raccolgono più calore, che viene convertito in fresco, bilanciando così domanda e offerta energetica in modo naturale.

Ci sono anche svantaggi?

Come ogni tecnologia esistente, anche il solar cooling ha dei limiti che vanno considerati attentamente prima dell’investimento, soprattutto per un’abitazione privata. Questi i principali svantaggi:

  • Costi iniziali elevati: l’impianto richiede un investimento significativo rispetto a quello dei normali condizionatori.
  • Spazio necessario: servono superfici adeguate per installare i pannelli e i serbatoi.
  • Efficienza variabile: molto dipende dall’irraggiamento solare disponibile.
  • Complessità tecnica: la progettazione e l’installazione devono essere affidate a professionisti esperti.
  • Manutenzione specifica: richiede controlli periodici più accurati rispetto ad altri sistemi.

Inoltre, il solar cooling non è adatto a tutti i contesti. In aree con clima poco soleggiato o in abitazioni con spazi ridotti, può risultare poco conveniente. Per questo motivo, oggi è ancora più diffuso in grandi edifici commerciali o industriali, dove i consumi giustificano l’investimento e gli spazi a disposizione sono maggiori.

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