Ha destato una certa curiosità scoprire che il colosseo, il più imponente monumento della Roma antica, dopo essere stato utilizzato per gli spettacoli di gladiatori e altre manifestazioni pubbliche, nel medioevo si è trasformato in una sorta di condominio. A rivelare questa seconda identità dell’amphitheatrum flavium gli scavi condotti dalla soprintendenza speciale ai beni archeologici di Roma in collaborazione con l’università Roma tre
Il gruppo di studenti, diretto dal professore di archeologia medievale Riccardo santangeli valenzani e coordinato da Giulia facchin, ha scoperto uno degli accessi privati al colosseo utilizzati durante il medioevo proprio all'interno di uno dei cunei, per l’esattezza il numero nove. Qui sono stati individuati i piani di calpestio con segni incisi sulle pietre
È stato poi rinvenuto un muretto del xii secolo, dotato di tutto l’occorrente per il ristoro di cavalli e asini. Sotto il muro, inoltre, gli archeologi hanno riportato alla luce un condotto fognario d’età flavia, che riceveva acqua da una fontana posta all’interno di uno degli ambulacri del primo ordine e la svuotava nel grande canale perimetrale che percorreva l’ovale del colosseo, per poi distribuirne i reflui verso l’esterno
Da quando, a partire già dal vi secolo, il colosseo ha smesso di essere l’arena dei gladiatori ha mantenuto un ruolo fondamentale per Roma. Così nel medioevo si è trasformato in un luogo di attività commerciali, con magazzini e stalle. I cunei, inoltre, venivano trasformati in abitazioni. A quanto pare, la riconversione del colosseo a uso abitativo è avvenuta alla fine del ix secolo ed è proseguita fino al xiv
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