Il mercato degli affitti brevi è in pieno boom. Oppure no? Il terzo osservatorio degli affitti brevi di Halldis evidenzia una situazione di mercato saturo in diverse città italiane. Vediamo la fotografia che emerge.
Affitti brevi, a Milano rendono 168 euro a notte
Se la domanda di affitti brevi non sembra per nulla in crisi, il problema per chi si volesse affacciare oggi sul mercato è nella redditività. Secondo l’osservatorio sugli affitti brevi di Halldis, aggiornato al primo semestre 2018, per i soggiorni sotto i 30 giorni i canoni a notte sono ancora in salita, con Milano che passa in un anno ad oltre 168 euro dai 152 circa del primo semestre 2017, Roma che passa nello stesso periodo da 122,14 a 140,55 euro a notte, Bologna che sale da 152 a 158 euro. Ma una brutta battuta d’arresto si vede per Firenze, che in un un anno ha visto ridursi i canoni di due euro, a 160 euro per notte. Tariffe che si intendono per sistemazioni di buona categoria e al netto di tasse e costi di gestione.
Appartamenti in affitto, a Firenze si prenota 84 giorni prima
Quanto all’anticipo con cui si prenota, la cosiddetta “booking window”, in un anno di modifica di poco, attestandosi per Milano a 42,8 giorni (contro i 39 di un anno fa), a Roma a 54,2 (contro i 51,5 dello scorso anno), a Firenze ad 84 giorni (sempre in vetta, contro i 79 di un anno prima) mentre a Bologna abbia ìmo tre giorni in meno con 60 giorni di anticipo. La permanenza media va dai poco più di cinque giorni di Bologna agli 8,4 di Milano.
Affitti brevi, a Roma occupati il 69% degli appartamenti
Quanto all’occupazione annuale, ovvero ai giorni nell’anno in cui gli appartamenti risultano realmente occupati, a Milano abbiamo una media dell’85%, a Roma il 69%, a Firenze il 63%, in contrazione del 3%, come anche a Bologna che viaggia su valori simili. Si tratta naturalmente di dati medi, perché la disuguaglianza tra diversi quartieri è in certi casi molto marcata.
Si assiste quindi ad un mercato che è ancora interessante ma è in via di stabilizzazione, soprattutto in realtà meno centrali come Milano e Roma. Un mercato nel quale, per emergere, diventa sempre più necessario specializzarsi.
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