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Indicazioni per gli studenti fuori sede
Le indicazioni per gli studenti fuori sede GTRES

Il tema del recesso da un contratto di locazione da parte di studenti causa Covid è di grande attualità. Andiamo a scoprire cosa accade se non viene dato il preavviso.

Un quesito proprio su questo tema è stato posto all'interno della rubrica "L'Esperto risponde" del Sole 24 Ore. Nello specifico, il padre di uno studente universitario fuori sede, con contratto di affitto a uso turistico, ha domandato cosa accade se il fisglio, "a causa del protrarsi della chiusura delle facoltà in seguito al coronavirus (e quindi per grave e imprevedibile motivo)", procede al recesso del contratto di locazione senza dare i tre mesi di preavviso.

Secondo quanto specificato dall'esperto del Sole 24 Ore, salvo diverso accordo tra le parti, in caso di recesso dal contratto di locazione senza preavviso, la somma depositata come cauzione - in tutto o in parte - rimane al proprietario come compensazione del mancato pagamento dei canoni dovuti nel periodo di preavviso.

Ecco nel dettaglio la risposta fornita dall'esperto del Sole 24 Ore:

"Il deposito cauzionale costituisce una forma di garanzia dell'eventuale obbligo di risarcimento a carico del conduttore: su quella somma, infatti, il locatore potrà soddisfarsi qualora la controparte gli abbia cagionato un danno e per l'ammontare del danno stesso. Da ciò consegue l'obbligazione del locatore di restituire il deposito al termine della locazione, non appena sia avvenuto il rilascio dell'immobile locato.

Nel caso in esame, salvo diverso accordo tra le parti, il locatore ha diritto di far rispettare il preavviso nei termini temporali convenuti. Il mancato pagamento dei canoni dovuti nel periodo di preavviso potrà essere oggetto di compensazione con il deposito cauzionale, in tutto o in parte a seconda della consistenza del deposito stesso o della presenza di danni".

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