Contributi da 10mila a 40mila euro per chi si trasferisce e acquista casa in uno dei 465 comuni montani del Piemonte. Dalle 12 di martedì 2 novembre ci si può candidare al bando regionale (c’è tempo fino al 15 dicembre 2021). Scopriamo quali sono i requisiti da rispettare e come partecipare.
La pandemia, e il massiccio ricorso allo smart working, può essere anche un acceleratore per rivitalizzare e ripopolare le aree interne del Paese. Una scommessa su cui stanno investendo tante amministrazioni, tra cui anche la regione Piemonte. Già in estate vi avevamo parlato di un bando che prometteva di pagare chi si trasferisse in alcuni comuni montani, ma ora è già tempo di candidarsi, vediamo come.
Il bando
Come si legge nella versione definitiva del bando della regione Piemonte il contributo previsto per chi si trasferisce in uno dei 465 comuni montani indicati (ecco la lista completa) va da un minimo di 10mila a un massimo di 40mila euro (fino ad esaurimento fondi, ovvero circa 10 milioni e mezzo di euro). Ma chi può partecipare e candidarsi?
Possono candidarsi al bando della regione Piemonte coloro che risiedono attualmente in un centro urbano in Italia (o comunque in una località non montana) e che si impegnano ad acquistare o comunque a recuperare un immobile in un comune montano del Piemonte con meno di 5mila abitanti, trasferendovi la propria residenza.
Inoltre, chi partecipa al bando deve impegnarsi a trasferire la propria residenza in uno dei comuni montani indicati per almeno 10 anni. Non solo, nel caso in cui si richieda il contributo per l’acquisto di una prima casa, l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria, mentre gli eventuali lavori di recupero su un immobile esistente dovranno essere terminati entro 18 mesi.
Requisiti
Nel bando della regione Piemonte si legge che possono presentare la domanda i nati a partire dal 1955 e che i nati dopo il 1980 riceveranno un punteggio più alto, proprio per favorire la rivitalizzazione e il ripopolamento dei comuni montani. Ma sono previsti ulteriori requisiti che danno accesso a un bonus di punteggio.
Saranno avvantaggiate, infatti, le domande per i comuni ad alta marginalità. Ma non solo, riceverà punti extra chi vuole lavorare in un paese montano o in smart working per almeno il 50% nell’abitazione per la quale si chiede il finanziamento. Canali preferenziali anche per chi ha un Isee entro i 20mila euro, chi ha almeno un figlio di massimo 10 anni che avrà residenza e dimora abituale nell’immobile acquistato.
Ma anche l’occhio vuole la sua parte, nel senso che verranno privilegiate le domande di chi si impegna a ristrutturare con soluzioni architettoniche e paesaggistiche previste dalla regione Piemonte e chi sceglie di utilizzare i materiali tipici del territorio, ma anche a chi assegna l’incarico dei lavori a imprese con sede legale in un Comune montano piemontese.
Come fare la domanda
La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata esclusivamente mediante applicativo informatico dedicato, nel quale il candidato, sotto la propria responsabilità, dovrà dichiarare:
- i dati e i riferimenti anagrafici, sia del beneficiario che del proprio nucleo familiare;
- la localizzazione dell’immobile e delle relative pertinenze, con gli specifici riferimenti catastali, la descrizione dell’intervento proposto, l’importo preventivato dell’investimento;
- l’indirizzo PEC a cui ricevere le comunicazioni automatiche dalla piattaforma informatizzata di gestione;
- il possesso dei requisiti soggettivi;
- gli elementi necessari per l’attribuzione dei punteggi;
- l’assunzione degli impegni ad adempiere a tutti gli obblighi previsti dal bando, e ad assicurare la quota di cofinanziamento necessaria per l’effettuazione dell’intervento proposto;
- i riferimenti comprovanti l’avvenuto pagamento della imposta di bollo di € 16,00 in formato digitale ovvero tradizionale, provvedendo ad indicarne il numero identificativo e la data di emissione (reperibili sulla marca da bollo), dichiarando altresì di averla annullata e di conservarla in originale al fine di eventuali controlli da parte della Amministrazione regionale.
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