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Le ultime notizie sull’invalidità civile, l’assegno è cumulabile con i redditi da lavoro?
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Le notizie dell’ultima ora parlano di importanti novità per chi percepisce l’invalidità civile. Un emendamento al decreto Fisco, infatti, introduce dei cambiamenti per quanto riguarda la compatibilità tra la pensione di invalidità e i redditi da lavoro. Scopriamo cosa cambia.

Solo qualche tempo fa una circolare Inps negava la compatibilità tra la pensione di invalidità e il reddito da lavoro. Tuttavia, con questo ultimo intervento il governo tende una mano ai cittadini più in difficoltà. D’ora in poi i disabili che percepiscono l’assegno di invalidità continueranno a riceverlo anche se svolgono un’attività lavorativa che genera un reddito fino a poco meno di 5.000 euro all’anno.

Nel dettaglio, l’assegno di invalidità è confermato con un importo previsto di 287 euro al mese ed è quindi anche compatibile con un reddito pari, al massimo, a 4.930 euro l’anno. Questo, nonostante la Corte di Cassazione si sia pronunciata diverse volte per far decadere il diritto all’aiuto economico a chi fa qualsiasi tipo di attività.

Per questo l’Inps si era uniformato alle decisioni della Cassazione, confermando l’orientamento in un documento di prassi. In pratica, sono stati esclusi di fatto dalla prestazione tutti coloro che, con una percentuale di invalidità dal 74% al 99%, svolgono qualsiasi attività lavorativa.

Almeno fino all’intervento dell’emendamento in questione che, di fatto, riconosce la cumulabilità di pensione di invalidità e redditi di lavoro (al di sotto di una determinata soglia).

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