Manifattura Tabacchi Firenze diventa un progetto residenziale. I nuovi appartamenti realizzati nel capoluogo toscano portano la firma dei progettisti Patricia Urquiola, figura di riferimento dell’architettura e del design internazionale, e q-bic, affermato studio multidisciplinare. La conclusione dei lavori è prevista per dicembre 2023. Scopriamo insieme le nuove residenze di Manifattura Tabacchi a Firenze.
Il progetto, che interessa due delle 16 strutture che componevano gli edifici dell’ex fabbrica di sigari fiorentina, prevede la realizzazione di 45 unità abitative ad alto tasso di design, grazie a un’opera di riqualificazione che punta a preservare l’architettura originaria, rielaborandola in chiave contemporanea e sostenibile.
25.000 mq di superficie che comprenderanno inoltre spazi commerciali, amenities e spazi pubblici, progettati con l’obiettivo di proporre un concetto di abitare nuovo e inedito e accogliere una comunità di residenti alla ricerca di spazi unici, ampi e luminosi, con facile accesso alle infrastrutture della città, al verde del parco e a una serie di servizi di alto livello.
A disposizione dei futuri residenti sono infatti previsti spazi a uso esclusivo: un deposito biciclette e un bike lab attrezzato per la manutenzione e riparazione delle bici; una pet room per la toelettatura degli animali domestici; un’area fitness attrezzata; una delivery room; un roof-top arredato con vista sul centro storico di Firenze; un servizio di portineria centralizzata a disposizione dell’intera Manifattura.
Nello specifico, Patricia Urquiola ha firmato il progetto di interior design di Anilla, l’edificio7. Originariamente destinato a magazzino, si distingue per la caratteristica pianta curva che ha ispirato il nome e l’identità del progetto. La parola Anilla, infatti, richiama la figura dell’operaia (Anilladora) che all’interno della Manifattura aveva il compito di mettere l’anilla (la fascetta) ai sigari.
q-bic è autore di Puro, l’edificio 12. Originariamente adibito al confezionamento e inscatolamento dei prodotti finiti, si tratta del fabbricato più antico del complesso. Il nome Puro, che in spagnolo significa sigaro, è un gioco di parole che fa riferimento allo stile essenziale, senza concessioni al superfluo, e al tempo stesso alla forma lunga e stretta dell’edificio, così come alla sua antica funzione.
I due edifici sono progettati per ottenerei più alti standard di sostenibilità ambientale (certificazione BREEAM Excellent) e integrare nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione soluzioni all’avanguardia che puntano alla massima efficienza energetica.
1 Commenti:
Sooooo beautiful!, exquisite, and Yes is Pure: Puro, unico, a solid beauty!
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