Lo studio internazionale di design CRA-Carlo Ratti Associati e l'architetto Italo Rota hanno sviluppato un progetto per trasformare un antico complesso ospedaliero di Modena in uno dei principali centri culturali e di innovazione del Paese. Il progetto presenta una piazza di forma triangolare sormontata da un tetto mobile simile a un origami, ideato dal CRA e dall'artista-ingegnere Chuck Hoberman. Il masterplan per il nuovo polo, denominato AGO Modena Fabbriche Culturali, propone un nuovo approccio al restauro del patrimonio culturale che gli garantisce la flessibilità necessaria per adattarsi alle mutevoli configurazioni future.
Della misura di 20.000 metri quadrati (210.000 piedi quadrati), il progetto di CRA e Italo Rota persegue un approccio progettuale sperimentale, abbinando le pratiche di conservazione architettonica con le qualità trasformative dell'architettura cinetica, che viene normalmente impiegata nelle installazioni temporanee.
Questo è meglio caratterizzato da uno dei cortili principali di AGO, dove un tetto cinetico crea una moltitudine di esperienze spaziali. Leggero e pieghevole, si apre e si chiude facilmente come un origami, trasformando questo cortile a lungo trascurato in uno spazio sociale adattabile a diverse condizioni climatiche e funzioni. I pannelli fotovoltaici saranno installati anche sulla nuova struttura per raccogliere l'energia solare per alimentare il complesso. Il tetto è una co-creazione di CRA e Hoberman, uno dei massimi esperti mondiali nella progettazione di strutture dinamiche ed ex collaboratore della NASA, l'agenzia spaziale americana.
Elementi storici e contemporanei sono presenti anche in altre parti del complesso. Attraverso i suggestivi corridoi delle “Tenaglie” – il cui nome deriva dalle caratteristiche volte a tenaglia – si arriva al cortile del camino. Qui, un'altra installazione cinetica conduce le persone a una nuova terrazza sul tetto, ora trasformata in un giardino dove si può godere di una vista a volo d'uccello dei vecchi tetti delle case modenesi e delle cupole delle chiese.
Il sito AGO è situato all'ingresso del centro storico medievale di Modena, i cui monumenti fanno parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO. L'immenso complesso fu edificato a metà del XVIII secolo, con un senso di semplicità che allude alla sua funzione di locale Ospedale Sant'Agostino. Un precedente restauro non realizzato è stato sviluppato dall'architetto Gae Aulenti nel 2012.
Una volta completato, AGO Modena diventerà un luogo che unisce diverse istituzioni nelle arti visive, nella cultura digitale e nella sperimentazione educativa. Istituita da Comune di Modena, Fondazione di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia, AGO ospiterà numerosi enti di molteplici discipline, tra cui la Fondazione Modena Arti Visive, il Museo della Figurina dedicato alle carte da collezione e il Centro Interdipartimentale di Ricerca sul Scienze umanistiche digitali.
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