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In tema di versamento dell’Imu da parte di due coniugi comproprietari al 50% ciascuno di due appartamenti situati in Comuni diversi come ci si deve comportare? In particolare, dopo la sentenza della Corte costituzionale 209/2022, quali sono le regole da seguire? Per rispondere a questa domanda è importante ricordare quanto è stato deciso, ossia che è possibile ottenere la doppia esenzione Imu a patto che i coniugi adibiscano a dimora abituale ciascuno la propria casa di residenza. Un principio valido sia nel caso in cui le residenze si trovino nello stesso Comune che in due differenti. Ricordando inoltre che per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.

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Al “Quesito del Lunedì” del Sole 24 Ore, è stato presentato il seguente caso:

“Due coniugi sono comproprietari al 50% ciascuno di due appartamenti situati in Comuni diversi. Il marito ha stabilito la residenza in uno di questi Comuni, e la moglie nell’altro. Per il 2022, i coniugi hanno scelto come abitazione principale uno dei due appartamenti con esenzione Imu, pagando l’imposta in misura intera per l’altro appartamento, ognuno per la propria quota. Alla luce della sentenza della Corte costituzionale 209/2022, come ci si deve comportare, nel caso descritto, per l’Imu da versare nel 2023?”.

Nel ricordare che “la Corte costituzionale ha riscritto la definizione di abitazione principale, ritenendo che sia tale quella dove il soggetto passivo Imu ha stabilito la propria residenza anagrafica e la dimora abituale”, è stato spiegato che nel caso presentato, “ogni soggetto passivo dovrà corrispondere l’Imu per la quota del 50% dell’immobile non utilizzato come propria abitazione principale”. Sottolineando che “quanto versato in passato, sulla base della normativa dichiarata incostituzionale, può essere oggetto di istanza di rimborso, da presentare entro cinque anni dalla data del versamento”.

Chi deve pagare l’Imu quando la casa è in comproprietà?

Se la casa è in comproprietà, l’Imu deve essere pagata da ciascun comproprietario in relazione alla propria quota.

Cosa succede se un comproprietario non paga l’Imu?

Nel caso in cui un comproprietario non paghi l’Imu, il Comune emanerà un avviso di omesso versamento al comproprietario inadempiente. Questo perché tra i comproprietari non c’è responsabilità solidale. Solo il comproprietario inadempiente dovrà mettersi in regola.
 

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