Per essere esentati dal pagamento di Irpef e addizionali, è necessario inserire nella colonna 12 recante i “Casi particolari Imu”, il codice 2
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L'imposizione fiscale Imu e Irpef prevede che l'Imu sostituisca l'Irpef e le relative addizionali dovute per i redditi derivanti non solo da immobili non affittati, ma anche da abitazioni principali e relativi beni accessori classificabili nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Naturalmente, per essere esentati dal pagamento dell’Irpef e delle addizionali è necessario che il contribuente indichi in dichiarazione dei redditi nella sezione “casi particolari Imu” il codice 2.

Alternatività Imu e Irpef

La normativa vigente prevede che i proprietari di immobili siano assoggettati al pagamento dell’imposta ai fini Imu o/e Irpef. Vediamo meglio come funziona il principio dell’alternatività Imu e Irpef.

Abitazione principale

Per quanto riguarda la questione relativa alla deduzione dell’abitazione principale, è bene sapere che:

  • l’imposta ai fini IMU non deve essere pagata per l'abitazione principale e le relative pertinenze, poiché il reddito derivante da queste proprietà contribuisce al calcolo del reddito complessivo per l'IRPEF. Indipendentemente da ciò, è prevista una sottrazione dal reddito complessivo per un importo che può arrivare fino all'ammontare della rendita catastale dell'unità immobiliare principale e delle relative pertinenze;
  • dall’altro canto, l’imposta ai fini IMU deve essere versata per le abitazioni principali e relativi beni accessori, classificabili nelle classi catastali A/1, A/8 e A/9, anche noti come "abitazioni di lusso". In questo caso, l'IRPEF e le relative addizionali non sono richieste. Inoltre, dal momento che il reddito derivante dall'abitazione principale non contribuisce al reddito complessivo, non è nemmeno prevista la deduzione abitazione principale menzionata in precedenza.

Ciò nonostante, è bene ricordare che nel caso di edifici che sono esenti dall'IMU, anche se non affittati, si applicano le norme standard, per le quali sarà necessario pagare sia l'IRPEF che le tasse locali supplementari.

Fabbricati non locati

A partire dal periodo d'imposta 2012, l'IMU ha preso il posto dell'IRPEF e delle relative addizionali riguardanti i redditi derivanti da immobili non affittati (articolo 8, comma 1, del Decreto Legislativo n. 23/2011). Di conseguenza, l'IMU ha sostituito l'IRPEF e le relative addizionali (a livello regionale e comunale) che erano dovute per i redditi generati dagli immobili non affittati, inclusi quelli concessi gratuitamente in comodato d'uso.

Tuttavia, a partire dal 2013, questo principio è stato parzialmente attenuato. Attualmente, infatti, i redditi derivanti dagli immobili non affittati adibiti ad uso abitativo e situati nello stesso comune dell'abitazione principale, soggetti all'IMU, contribuiscono al calcolo della base imponibile dell'IRPEF e delle relative addizionali con una percentuale del 50% (secondo l’articolo 1, al comma 717, della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013).
 

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Dichiarazione dei redditi: casi particolari Imu codice utilizzo 2

Attualmente, esistono una serie di casi particolari che deviano dalla regola comune dell’alternatività tra Imu e Irpef e che è bene tenere presente nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi. A tale proposito, quando si incontra nel quadro B del modello 730 la dicitura “Casi particolari Imu 2”, cosa significa? Questa espressione indica il codice utilizzo 2 dell’immobile di proprietà del contribuente.

Inserendo quest’ultimo nella colonna 12 dei “casi particolari Imu”, sarà possibile svincolarsi dall'obbligo di versare l'Irpef e le relative imposte aggiuntive. In questo caso il codice 2 si riferisce alle abitazioni principali e alle pertinenze soggette a tassazione Imu (es. abitazioni di lusso) per le quali non è contemplata la deduzione correlata visto che il reddito dell'abitazione principale non concorre al reddito complessivo. Ciò nonostante, è possibile indicare il codice utilizzo 2 fabbricati nel 730, nella colonna 2, se il contribuente è proprietario di un immobile inutilizzato o dato in comodato d’uso gratuito a persone che non sono familiari.

Quando si inserisce il codice 9?

In dichiarazione dei redditi, il codice 9 va inserito per quelle tipologie di immobili che non rientrano in nessuno dei casi identificati con i codici da 1 a 17. In questo caso, infatti, il codice 9 indica:

  • unità immobiliari che non sono allacciate alle reti di energia elettrica, acqua o gas e che non vengono effettivamente utilizzate, a patto che queste circostanze siano documentate tramite una dichiarazione sostitutiva di atto notorio da presentare o trasmettere su richiesta degli uffici competenti;
  • pertinenza di un fabbricato che viene tenuto a disposizione;
  • immobili posseduti in aggiunta all’abitazione principale in Italia da parte di contribuenti che risiedono temporaneamente in un paese straniero, o nel caso in cui gli edifici siano già impiegati come abitazione principale (o bene accessorio di abitazione principale) nonostante un temporaneo trasferimento in un altro comune;
  • immobili di proprietà condominiale come, ad esempio, locali per la portineria, alloggi del portiere, autorimesse collettive, dichiarati da singoli condomini quando la quota di reddito spettante supera i 25,82 euro;
  • abitazioni o pertinenze concesse gratuitamente a terzi.
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Cosa vuol dire casi particolari Imu 2?

La dicitura “Casi particolari Imu 2” fa riferimento all'abitazione principale e ai relativi beni accessori, facenti parte delle classi catastali A/1, A/8 e A/9, che sono assoggettati ad Imu e che, di conseguenza, sono esenti da Irpef e addizionali. Naturalmente, l’esenzione da queste due ultime tassazioni è possibile solo se, durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, viene inserito il codice 2 nell’apposita colonna.

Quali sono i casi particolari Imu?

I casi particolari dell'IMU (Imposta Municipale Unica) sono situazioni specifiche in cui si applicano regole diverse per la determinazione dell'imposta o esenzioni speciali per i contribuenti in possesso di determinate tipologie di immobili. Ad oggi, tali eccezioni o casi particolari vanno indicati all’interno di sezioni apposite nel quadro RB del modello dei redditi e B del 730.

Come si calcolano i redditi fondiari di beni non locati soggetti alla disciplina dell’Imu?

I proventi derivanti da proprietà terriere non affittate, che rientrano nel regime dell'Imposta Municipale Unica (IMU), vengono calcolati in base a criteri stabiliti dalla normativa fiscale. Per determinare il reddito fondiario di tali beni, si fa riferimento al valore catastale dell'immobile, che è un valore stabilito dall'Agenzia del Territorio. Quest’ultimo viene moltiplicato per un coefficiente di redditività, che varia a seconda della tipologia di immobile, dal quale si ottiene poi il reddito dominicale del fabbricato.

Cosa significa utilizzo 8?

L'utilizzo 8, in tema di redditi di fabbricato, indica quell'immobile situato in un comune ad alta densità abitativa che è concesso in locazione in conformità con gli accordi stabiliti e negoziati a livello locale tra le associazioni dei proprietari e dei conduttori.

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