Lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano diceva che "nella storia degli uomini ogni atto di distruzione trova, prima o poi, la sua risposta in un atto di creazione". L'architettura è soprattutto costruzione. Ma, a volte, la distruzione gioca un ruolo importante, perché l'una non può essere realizzata senza l'altra. È il caso di questa distruzione di un gruppo di grattacieli che è stato abbattuto in soli quarantacinque secondi.
L'evento è avvenuto nel 2021, nella città cinese di Kunming, capoluogo della provincia meridionale dello Yunnan. Quindici edifici hanno subito un processo di distruzione controllata che, come possiamo vedere nelle immagini, è stato davvero impressionante. Nonostante la virulenza vista nel video, uno di loro è rimasto in piedi ed è stato buttato giù pochi giorni dopo.
La costruzione di questo complesso chiamato Sunshine City II è iniziata nel 2011. Ben presto, lo sviluppatore, la società Kunming Xifang, ha esaurito il capitale sufficiente per completare il progetto, quindi è stato venduto a un'altra società, Yunxi Real Estate. I lavori per il progetto residenziale sono stati interrotti nel 2013. Da allora, i grattacieli incompiuti sono stati abbandonati. Una nuova acquisizione da parte di un'altra società, in questo caso Yunnan Panheng Real Estate, è avvenuta nel novembre 2020, insieme al suo debito di 3,6 milioni di dollari. I nuovi proprietari hanno rilevato notevoli difetti di qualità negli edifici non finiti, quindi è stata richiesta la loro demolizione per far posto a nuovi edifici di altezza inferiore.
Infine, la demolizione è stata completata il 27 agosto e ha richiesto 4,6 tonnellate di esplosivo, installato in circa 85.000 punti di detonazione negli edifici, ha riferito Kunming Daily. Più di 5.300 residenti circostanti hanno dovuto essere evacuati per portare a termine i lavori, con ogni famiglia che ha ricevuto circa 23 dollari di risarcimento. Dopo l'esplosione, l'intero quartiere è stato avvolto dalla polvere, come si vede nel video.
Conseguenza della crisi immobiliare in Cina
Nonostante la natura scioccante dell'evento, la verità è che non si tratta di un evento isolato, ma piuttosto di un programma ideato dalle autorità cinesi. Per anni, il governo ha assegnato terreni per progetti infrastrutturali su larga scala per alimentare la crescita economica e gli sviluppatori hanno ricevuto ingenti finanziamenti per realizzare le costruzioni.
Tuttavia, a causa di un modello aggressivo di sviluppo urbano e di edilizia, iniziarono a proliferare edifici disabitati o incompiuti, creando vere e proprie "città fantasma". E con loro un debito immenso, come è accaduto a Evergrande Group, uno dei più grandi promotori immobiliari del Paese, con un debito residuo di oltre 300 miliardi di dollari USA nel 2021.
Per cercare di risolvere la situazione, il governo ha fatto una svolta a 360 gradi e ha optato per una politica che può essere riassunta come "costruisci, metti in pausa, demolisci, ripeti". Con questa misura si è tentato di contenere l'offerta, evitare la caduta dei prezzi degli immobilili e incentivare l'attività economica attraverso la realizzazione di nuove costruzioni. La conseguenza è che, per vivacizzare il mercato immobiliare stagnante, il governo blocca i progetti in costruzione e demolisce edifici, grattacieli e complessi residenziali che potrebbero ospitare più di 75 milioni di persone.
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