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Con l’approvazione della Nota di Aggiornamento al Def (Nadef) inizia il cammino della manovra finanziaria del governo Meloni. Che dovrà fare i conti con 14 miliardi di deficit (il 4,3 per cento del Pil) che dovrà essere autorizzato dalle Camere, finanziando però interventi da 30 miliardi di euro, tra taglio delle tasse, misure per il sostegno alle famiglie, accorgimenti sulla sanità e sui contratti pubblici. Il documento programmatico di Bilancio dovrà essere sottoposto a Bruxelles entro la metà di ottobre, e l’approvazione della manovra dovrà poi avvenire entro il 31 dicembre 2023.

Nadef, lo stato di salute dell’economia italiana

In vista della legge di Bilancio, la Nadef fa il punto della situazione sull’economia italiana, con notizie non proprio lusinghiere. Ecco i principali punti individuati:

Crescita economica

Dalla Nadef risulta che l’economia italiana sia in rallentamento, con minore crescita e più deficit del previsto nel 2023 e 2024. In particolare la stima per il Pil 2023 è del +0.8 per cento (contro il precedente +0.9) e per il 2024 si parla di un +1.2 per cento (contro la prima ipotesi di un +1.4). Il rapporto deficit/Pil sale al 5,3 per cento, in rialzo rispetto alla precedente stima del 4,3 per cento. Il rapporto debito pubblico/Pil è stimato al 140.1 per cento, mentre la disoccupazione è prevista al 7,3 per cento.

Deficit programmatico

Il deficit, stimato ad aprile ad un 3,6 per cento programmatico (equivalente a 4 miliardi di scostamento di bilancio) è stato alzato al 4,3 per cento del Pil, equivalente a 14 miliardi di euro che dovranno essere utilizzati per la manovra economica. La quale nelle intenzioni dovrebbe comprendere misure per 30 miliardi di euro, che probabilmente saranno meno.

Gli effetti del superbonus

Manco a dirlo, il colpevole di tale “buco” è da considerarsi, a detta del Governo, il Superbonus, i cui crediti 2023 vanno registrati, secondo Eurostat, tra i conti pubblici dell’anno corrispondente, il che fa crescere il disavanzo al 5,3 per cento del Pil (contro il 4,3 ipotizzato da aprile). Da rivedere invece il conteggio dei crediti superbonus per il 2024. Quello che è certo è che la misura non vedrà proroghe.

Manovra economica, le misure previste

Scostamento di bilancio permettendo, le misure previste dalla manovra sono ad ampio spettro e si concentrano sugli aiuti alle famiglie contro il caro vita in tutte le sue forme. In particolare:

Carrello tricolore contro il caro prezzi

Il cosiddetto pacchetto “carrello tricolore” prevede un accordo tra il Governo e 32 associazioni dell’industria, del commercio e della distribuzione per mettere a disposizione, nell’ultimo trimestre dell’anno, alcuni prodotti di prima necessità a prezzo calmierato. Finora hanno aderito 22 mila negozi.

Misure contro il caro bollette

I 15 milioni di italiani rimasti nel mercato tutelato pagheranno bollette in aumento del 18,6 per cento per l’elettricità (ma in calo del 57 per cento rispetto allo stesso trimestre 2022). Arera ha annunciato un contributo straordinario per le famiglie con Isee al di sotto dei 15 mila euro che ricevono il bonus elettrico per sostenere questi aumenti. Da definire il momento della fine del mercato tutelato, che potrebbe essere rinviato al giugno 2024.

Taglio del cuneo fiscale

Taglio dell’imposizione fiscale sul lavoro e a riforma dell’Irpef sono le priorità della manovra, secondo la Nadef: misure che da sole costeranno 14 miliardi circa. Nel 2023 il taglio del cuneo fiscale su 11 milioni di lavoratori dipendenti con retribuzioni fino a 35 mila euro annue ha visto il trasferimento del versamento di 6-7 punti percentuali di contributi Inps dal lavoratore alla fiscalità generale, tradotti in circa 100 euro in più al mese in busta paga. La misura, in scadenza a fine 2023, si intende da prorogare. Per quanto riguarda la riforma Irpef, la prima aliquota del 23% sarebbe estesa ai primi due scaglioni, ricomprendendo quindi tutti i redditi fino a 28 mila euro (per una minore imposizione fino a 260 euro l’anno).

Assistenza alle nascite

Tra le misure per il sostegno alle famiglie spicca l’introduzione dell’assistente alle madri che, dopo il parto, possono farne richiesta per avere un aiuto nei primi tempi dopo la nascita di un figlio. L’assistenza post-parto, telefonica, on line o a domicilio, a richiesta, implica uno stanziamento di 100-150 milioni di euro in manovra.

Misure per la sanità

Contro la fuga dei medici, si intende rivedere i contratti di pubblico impiego con particolare riferimento alla sanità, secondo il Cdm.

Privatizzazioni

Dismissioni di partecipazioni pubbliche sono previste per incassare 20 miliardi in tre anni, pari a un punto di Pil. Tra gli asset potrebbe esserci Monte dei Paschi di Siena.

Concessioni per i giochi

Tornano le concessioni per il gioco del Lotto, che dovrebbero partire nel 2024, con un anno di anticipo sull’attuale concessione, in scadenza nel 2025. L’incasso stimato è di un miliardo di euro per nove anni.

Riduzione della spesa dei ministeri

Il ministro dell’Economia Giorgetti mette mano alle spese dei ministeri, prevedendo 500 milioni di tagli nel 2024 che dovrebbero diventare 3  miliardi nel 2026.

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