Capita spesso di non sapere cosa fare in caso di terremoto. Ecco le principali istruzioni da seguire in caso di scossa quando si è in luoghi chiusi, ai piani alti o in luoghi aperti.
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cosa fare in caso di terremoto
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Claudia Mastrorilli
Claudia Mastrorilli (Collaboratore di idealista news)

Gli eventi sismici possono verificarsi in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo e, per questo, è di vitale importanza sapere esattamente cosa fare in caso di terremoto, essere preparati e ben informati sulle azioni da intraprendere per proteggere se stessi, i propri cari e la comunità in caso di scossa sismica. Mentre la natura stessa dei terremoti è imprevedibile, l'adozione di misure preventive e la conoscenza delle procedure di emergenza possono fare una differenza significativa nella mitigazione dei rischi e nella minimizzazione dei danni.

In questa guida, esploreremo le azioni da intraprendere prima, durante e dopo una scossa sismica. Seguire le istruzioni della Protezione Civile su cosa fare in caso di terremoto può fare la differenza anche nei momenti più critici.

Indicazioni della Protezione Civile su cosa fare in caso di terremoto: prima della scossa

I terremoti sono eventi naturali che si verificano quando vi è una liberazione improvvisa di energia accumulata sotto la superficie terrestre. Si tratta di fenomeni che possono variare notevolmente in intensità, da lievi scuotimenti difficilmente avvertiti fino a eventi catastrofici in grado di causare gravi danni strutturali e la perdita di vite umane.

Trattandosi di fenomeni che possono avere conseguenze significative per le comunità e l'ambiente circostante, prima di capire cosa fare e cosa non fare in caso di terremoti, è bene non sottovalutare le norme di prevenzione individuate per queste evenienze.

A tal riguardo è bene prendere visione delle indicazioni fornite dalla Protezione Civile su cosa fare in caso di terremoto e, più nello specifico, prima di avvertire la scossa. Le norme in questione sono riassumibili come segue:

  • conoscere le classificazioni sismiche del Comune: informarsi sulla classificazione sismica del territorio permette di comprendere quali sono le norme da seguire in caso di sisma e le misure di emergenza previste nell’area in cui si abita;
  • informarsi sui piani di emergenza a scuola e al lavoro: conoscere quali sono le misure ed i piani predisposti dall’azienda o dalla scuola contribuisce ad un’ottimale gestione dell’emergenza;
  • localizzare rubinetti e interruttori: seppur possa sembrare banale, una delle cose da fare in caso di terremoto, o meglio, appena prima di sentire la scossa è aver cura di identificare e tenere bene a mente la posizione di rubinetti del gas e dell’acqua, così come gli interruttori dell’elettricità. Questi impianti potrebbero subire danni durante il terremoto e pertanto è necessario disattivarli, chiuderli o spegnerli subito in caso di scossa;
  • assicurare gli oggetti pesanti: in genere si sconsiglia di tenere oggetti particolarmente pesanti in posizioni difficili da raggiungere, come scaffali alti e librerie. Fissare i mobili ed i complementi potenzialmente pericolosi è un’ottima pratica per non rischiare di ferirsi durante i terremoti;
  • preparare un kit di emergenza: è sempre bene realizzare una cassetta di pronto soccorso con gli strumenti di medicazione di base, un piccolo estintore, una torcia ed una radio a pile ed assicurarsi che tutti i membri della famiglia sappia dov’è riposta.

Rispetto al primo punto, è bene sottolineare che, con un’attenta misurazione dei terremoti avvenuti in Italia e la storia sismica delle diverse aree, è stato possibile individuare le seguenti classificazioni sismiche:

  • Zona 1: quest’area è caratterizzata da un alto rischio sismico, con una probabilità significativa di avvertire forti scosse;
  • Zona 2: qui, vi è la possibilità di avvertire terremoti di forte intensità;
  • Zona 3: qui, il rischio di forti terremoti è inferiore rispetto alle zone 1 e 2;
  • Zona 4: si tratta della zona meno esposta al rischio sismico, con una probabilità molto bassa di terremoti significativi.

Essere a conoscenza dei potenziali rischi cui la zona è esposta e cosa fare in caso di terremoto significa investire nel benessere e nella sicurezza non solo di se stessi ma anche della propria famiglia e dell’intera comunità.

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Cosa fare in caso di terremoto se si è in casa?

È importante mantenere la calma nel caso in cui si avverta una scossa e, per tali casi, la Protezione Civile ha fornito preziose linee guida su cosa fare in caso di terremoto al chiuso che aiutano i cittadini ad individuare le strategie migliori per mettersi al riparo.

Le linee guida in questione sono le seguenti:

  • trovare un luogo sicuro: la prima cosa da fare è cercare un rifugio all'interno dell'edificio. I luoghi più sicuri sono quelli vicino a un muro portante o sotto una trave resistente. Questi punti possono fornire una certa protezione da eventuali crolli strutturali;
  • ripararsi sotto un tavolo: un'altra opzione è rifugiarsi sotto un tavolo resistente che funge da barriera protettiva. Si tratta di una delle indicazioni più conosciute, dal momento che spesso rientra nelle linee guida generali su cosa fare in caso di terremoto per bambini che si trovano a scuola. Se si opta per questa modalità di riparo, è importante evitare di stare vicino a mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero cadere durante la scossa sismica;
  • evitare sempre di uscire utilizzando scale o ascensori: sebbene si tratti di una delle prime cose a cui si pensa durante un terremoto, è rischioso dirigersi verso le scale o utilizzare l'ascensore. Le scale potrebbero essere la parte più vulnerabile dell'edificio, mentre l'ascensore potrebbe bloccarsi, impedendo l’uscita.

Infine, tra le ipotesi formulate dalla Protezione Civile relative a cosa fare in caso di terremoto al chiuso, c’è l’eventualità di trovarsi in auto. Se durante una scossa sismica ci si ritrova all’interno dell’abitacolo, è consigliabile evitare di sostare in prossimità di ponti, terreni franosi o spiagge. Queste aree potrebbero essere potenzialmente pericolose e soggette a crolli o onde di tsunami.

Una volta che le scosse sono terminate, è possibile raggiungere uno spazio aperto lontano da edifici e strutture potenzialmente pericolanti. In questa fase è bene assicurarsi di indossare scarpe adeguate e proteggersi quanto più possibile dai detriti ed i vetri rotti che potrebbero trovarsi in strada.

Cosa fare in caso di terremoto ai piani alti?

In caso di terremoto, il comportamento da adottare quando ci si trova ai piani alti di un edificio è lo stesso da seguire se ci si trova in ambienti chiusi, ma ci sono alcune considerazioni importanti da tenere a mente per garantire la propria sicurezza.

La prima e più cruciale direttiva è quella di rimanere lucidi e mantenere la calma. Le scosse sismiche possono essere spaventose, in particolare se ci si trova nel punto più alto dell’edificio, ma mantenere evitare il panico è fondamentale per la propria sicurezza e quella degli altri.

Come nelle situazioni all'interno di un edificio, cercare un rifugio sotto una struttura solida, come un tavolo o una scrivania, rimane una delle migliori opzioni per proteggersi dai detriti o dai crolli che potrebbero verificarsi durante la scossa. È importante evitare finestre, vetri o oggetti pesanti che potrebbero cadere.

Inoltre, è fondamentale evitare di precipitarsi fuori dall'edificio, soprattutto se ci si trova a piani alti. Ciò rientra nelle linee da seguire anche se non si sa cosa fare in caso di terremoto di notte ai piani alti. Le scale possono diventare molto pericolose durante un terremoto e l'ascensore potrebbe non funzionare. È preferibile attendere la fine della scossa prima di considerare l'evacuazione, e farlo solo se è assolutamente necessario.

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Terremoti: cosa fare se si è all’aperto e quando rientrare

Cosa fare in caso di terremoti se ci si trova in piazza o in un altro spazio all’aperto? Quando rientrare in casa dopo il terremoto? Per rispondere a queste domande è necessario prendere visione di quanto disposto dalla Protezione Civile.

Le linee guida della Protezione Civile nel caso in cui si dovesse avvertire il sisma all'aperto sono le seguenti:

  • allontanarsi da costruzioni, impianti industriali e linee elettriche: mantenersi a debita distanza da edifici, pali o tralicci che supportano cavi elettrici e impianti industriali, strutture potenzialmente pericolose in caso di terremoto;
  • allontanarsi da laghi e spiagge: le zone costiere possono essere soggette a onde pericolose e, pertanto, è bene evitare di avvicinarsi ai bordi di laghi e mari;
  • raggiungere le aree di attesa designate: se possibile, è bene raggiungere le aree di raccolta individuate dal piano di emergenza comunale. In questa fase, se non si sa cosa fare per i bambini in caso di terremoto, è bene sapere che l’azione più sicura da intraprendere è portarli nello spazio all’aperto più vicino;
  • evitare l’uso di telefono e auto, se non necessario: per evitare il sovraccarico delle linee telefoniche e la creazione di traffico, è bene astenersi dall’utilizzare il telefono e l’automobile durante il terremoto, se non strettamente necessari. Questo garantirà che i soccorsi possano operare senza intralci.

Una volta terminate le scosse, è possibile tornare in casa con cautela dopo aver verificato le condizioni di salute delle persone circostanti ed aver prestato soccorso se necessario. Inoltre, è bene aver cura di non spostare chi è gravemente ferito poiché si potrebbe rischiare di peggiorare la situazione.

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