Prima dell'inizio della Cop28 Sultan Al Jaber, il presidente designato della Cop28, aveva dichiarato di credere che un "risultato senza precedenti" sia ancora possibile, alimentando la speranza che si possa ancora raggiungere un accordo per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C.
In un'intervista al The Guardian, Al Jaber aveva parlato del "momento positivo" delle ultime settimane, aggiungendo: "Tornare sulla buona strada e assicurarsi che il mondo accetti una comprensione decisa di una tabella di marcia per il 2030 che mantenga il limite di 1,5°C è il mio unico obiettivo".
Nonostante molti governi nazionali sembrino riconoscere l'urgenza della situazione climatica, le ultime stime di Climate Action Tracker suggeriscono che gli attuali impegni per il 2030 porteranno a un aumento della temperatura mediana globale di 2,4°C entro il 2100, pericolosamente superiore all'obiettivo di 1,5°C formalizzato dall'Accordo di Parigi.
Anche nel miglior scenario possibile, è previsto un aumento di 1,8°C (con stime inferiori e superiori di 1,5 e 2,3). Come avverte Climate Action Tracker, "gli sforzi globali per limitare il riscaldamento a 1,5°C stanno fallendo su tutti i fronti, con progressi recenti su ogni indicatore - tranne le vendite di auto elettriche - che sono significativamente indietro rispetto al ritmo e alla portata necessari per affrontare la crisi climatica".
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