Nel mezzo dei monti della Garfagnana, in un'oasi dove la natura con i suoi boschi ombrosi e le sue straordinarie risorse vive pacificata con la storia antica di un borgo, sorge Fabbriche di Vergemoli, che sta cercando di contrastare lo spopolamento grazie all'iniziativa delle "Case a 1 euro". Anche con un certo successo, si direbbe. Già lo scorso anno, ad aprile 2024, ne avevamo parlato con il sindaco, Michele Giannini. Ecco cosa ci aveva detto
Sindaco se vengo a Fabbriche di Vergemoli davvero al prezzo di un caffè posso acquistare una casa?
Sì, il valore di vendita dell’immobile è proprio uguale a quello di un caffè. Logicamente poi ci sono altri costi, come quello del notaio e del tecnico, ma la casa viene venduta ad un euro.
L’acquirente ha qualche obbligo, secondo il bando?
Facciamo chiarezza. In Italia il progetto delle Case a 1 euro è declinato attraverso varie formule: nel nostro caso per esempio non c’è un bando, noi ci limitiamo a promuovere la vendita degli immobili privati. Le case non sono di nostra proprietà, per cui non esiste un bando: è una vendita normale tra privati. Ad un euro.
Ma la lista delle Case a 1 euro dove la trovo, in Comune?
C’è anche in Comune. Sulla pagina istituzionale del Comune abbiamo la lista delle Case a 1 euro ed anche quella delle abitazioni da acquistare ad un valore maggiore (scopri gli immobili disponibili, ndr): noi non siamo agenti immobiliari e forniamo esclusivamente questa vetrina. Semplicemente facciamo una cosa che i privati non potevano fare: pubblicità. Ed al Comune questo conviene, perchè una abitazione che viene recuperata non deve essere abbattuta o messa in sicurezza.
Da quanto tempo c’è questa opportunità a Fabbriche di Vergemoli?
Dal 2006. Ma è un progetto che ha avuto sviluppo negli ultimi dieci anni perché fino al 2015 la proposta era rivolta principalmente alle ditte edili, che potevano utilizzarla come investimento e lavorare sui manufatti nel momento in cui per vari motivi i loro operai erano fermi. Poi, grazie ai ragazzi del servizio civile ed alla promozione fatta su internet,
abbiamo registrato una grandissima domanda di persone soprattutto da Israele, dalla Russia, dal Brasile ed addirittura dalla Cina.
A questo punto abbiamo pensato che fosse giusto che il Comune promuovesse l’iniziativa aprendola a tutti i cittadini e non più solo alle ditte. Poi c’è un altro aspetto: sa cosa ci ha insegnato l’esperienza con i cinesi?
Cosa?
Mentre prima la nostra proposta delle Case ad 1 euro era legata principalmente al nostro territorio, oggi puntiamo sul fatto che siamo vicini a Lucca e Firenze, o Pisa: quindi agli aeroporti. Per un turista fare un’ora e mezzo di strada è niente. Inoltre acquistare un'abitazione qui, dove si è immersi in una natura bellissima, è anche molto più sostenibile economicamente rispetto all'acquisto a Firenze, Pisa o Lucca. Questo è il tema principale.
Pensi che curiosando su internet leggevo della natura incontaminata della vostra zona e del valore del silenzio e della possibilità di riposarsi. Invece voi spingete anche sulla vicinanza con luoghi d’arte molto significativi…
Assolutamente sì. Ormai le distanze si sono accorciate, per cui è bello venire qui a ritemprarsi ma è anche utile sapere che ad una distanza relativamente breve hai le città d’arte e gli aeroporti. Le persone sono sempre più abituate a questi spostamenti brevi. Le faccio un esempio: io ho vissuto a Milano e per compiere il tragitto da dove dormivo a dove lavoravo impiegavo abitualmente un’ora, lo stesso tempo che da Fabbriche di Vergemoli ci vuole per raggiungere un aeroporto.
Quante persone sono arrivate, nel corso del tempo? Quante case hanno ristrutturato? Ed infine: si può dire che esiste una piccola comunità straniera?
Complessivamente con questo progetto sono state acquistate circa cento case. Ma devo dire sono state vendute anche abitazioni non ad un euro: è capitato spesso, infatti, che gli stranieri che venivano a prendere visione di immobili da acquistare alla cifra minima abbiano invece preferito spendere mille, cinquemila euro per manufatti con uno stato di conservazione migliore, giacchè
in molti casi le case vendute ad un euro sono dei ruderi che valgono più che altro per il suolo edificabile.
In ogni caso abbiamo assistito alla nascita di una vera e propria comunità di stranieri. Abbiamo infatti già un forte nucleo di brasiliani, sono diverse decine di residenti che si sono trasferiti da noi in tempi diversi, a partire dal 2015-2016. Se pensa che siamo 700 abitanti capirà che l’impatto è molto significativo. Anche perché siamo ancora all’inizio del progetto in quanto tante abitazioni devono essere ancora ristrutturate.
C’è stata un'accelerazione nelle vendite nell’ultimo periodo?
Sicuramente dopo il Covid. Perché
le persone hanno scelto di fare un investimento sul nostro territorio anche per avere una sicurezza sanitaria e dei servizi.
Il ragionamento di qualcuno è stato: perchè non avere una seconda casa in Italia dove in generale i servizi sono migliori e la sanità è offerta a tutti? L’altro aspetto è quello degli oriundi, cioè italiani di ritorno.
Che ricaduta c’è stata sul territorio in termini economici? Mi riferisco per esempio anche al lavoro delle imprese
Il ritorno economico è stato di circa due milioni di euro, tutte risorse arrivate in Italia dall’estero.
Perché grazie alle case ad un euro c’è stato anche l’acquisto di una villa da duecentomila euro e di un fabbricato da ottocentomila euro, che adesso sarà diviso in dieci appartamenti. Poi c’è da considerare anche tutto il segmento delle tasse pagate allo Stato, gli atti al notaio, la parcella al geometra. Quindi l’indotto rispetto a chi ha fatto la manutenzione, il verde, le imprese edili: sono cifre importanti. Tutto grazie alle Case a 1 euro: il valore importante del progetto è la visibilità che ha dato gratuitamente a questo territorio in tutto il mondo. Lo sa che siamo citati anche in un film?
Questa mi mancava
Me l’hanno mandato poco tempo fa. Un film americano di cui francamente ora non so dirle il nome: durante una scena di una partita di poker uno degli attori dice ad un altro: "lo sai che in Toscana con un euro puoi comprare una casa?". In Bolivia facevano il test della conoscenza dell’italiano in Consolato e c’era anche la domanda sulle Case a 1 euro a Fabbriche di Vergemoli.
È vero che avete dato la "chiave del paese" ai bambini?
Vero, sì. Sono ormai una trentina, perché tanti ne sono venuti dall’estero. Tre o quattro solo dal Brasile, per farle un esempio. È un numero importantissimo che ci permette di tenere aperta la scuola. L’idea è di legarli a questo territorio facendoli sentire parte di una comunità.
Non si comprano solo dei mattoni o della terra, ma si fa parte di una comunità: è questo il valore aggiunto del progetto.
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