Superbonus, ancora 177 miliardi di crediti da smaltire

Probabili ulteriori modifiche al superbonus in vista. A dirlo è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa organizzata per illustrare il Documento di economia e finanza (Def). Queste parole arrivano dopo l’analisi del report inviato dall’Agenzia delle Entrate al Ministero dell’Economia relativo alle comunicazioni delle cessioni dei crediti e degli sconti in fattura. I dati, riportati da Italia Oggi, parlano chiaro: dal 2020 sono stati rendicontati oltre 219 miliardi di euro di comunicazioni; il 2023 è risultato essere l’anno record con 90 miliardi di valori comunicati; nei primi tre mesi del 2024 sono state comunicate cessioni del credito e sconti in fattura relativi ai bonus edilizi pari a 284 milioni di euro.

Degli oltre 219 miliardi di comunicazioni, 160 miliardi risultano legati al superbonus e 59 miliardi agli altri bonus. Sul fronte delle compensazioni, risultano smaltiti 41,7 miliardi di euro, mentre rimangono da smaltire 177 miliardi di euro che dovrebbero esaurirsi nei prossimi quattro o cinque anni. Per quanto riguarda infine le frodi, per il superbonus 110 per cento sono state pari a 6,6 miliardi di euro, per gli altri bonus sono state pari a 9,9 miliardi di euro.

Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, l’anno peggiore è stato il 2023, quando le cessioni dei crediti complessive hanno superato i 90 miliardi di euro, con un trend di 7,5 miliardi di comunicazioni al mese. I dati sono stati inviati dopo le comunicazioni del 4 aprile. 

Sottolineando l’effetto del superbonus nei conti pubblici, Giorgetti ha affermato: “L’andamento del debito è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del pagamento dei crediti fiscali del superbonus nei prossimi anni. Questa enorme massa di 219 miliardi di crediti edilizi scenderanno come compensazione, quindi come minori versamenti nei prossimi anni e diventeranno a tutti gli effetti debito pubblico anche ai fini contabili”.