Sebbene il raffrescamento a pavimento sia sempre più popolare, uno dei suoi grandi problemi resta la formazione di condensa.
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Il raffrescamento a pavimento è una soluzione di climatizzazione degli ambienti che sta prendendo facilmente piede negli ultimi anni. Sebbene sia efficace in termini di comfort termico, presenta diversi aspetti critici, come la formazione di condensa, che spesso portano a sconsigliarne l’adozione. Ecco, quindi, cosa sapere prima di decidere se installare o meno il raffrescamento a pavimento nella propria casa e come risolvere il problema della condensa che si crea.

Come funziona il raffrescamento a pavimento?

Il raffrescamento a pavimento è un sistema di climatizzazione che utilizza la superficie del pavimento per raffreddare gli ambienti di un edificio. Questo sistema funziona in modo simile al riscaldamento a pavimento, ma anziché riscaldare, l'acqua fredda circola attraverso le tubazioni installate sotto il pavimento per abbassare la temperatura degli ambienti.

Il raffrescamento a pavimento sfrutta il principio della conduzione e dell'irraggiamento per trasferire il freddo. L'acqua refrigerata viene fatta circolare attraverso una rete di tubazioni posate sotto la superficie del pavimento. Man mano che l'acqua fredda circola, assorbe il calore presente nel pavimento, abbassando la temperatura della superficie e, di conseguenza, quella dell'aria sovrastante. Ciò lo rende una soluzione efficace e discreta per climatizzare gli ambienti, offrendo numerosi vantaggi in termini di comfort e risparmio energetico.

Quanto tempo ci mette per rinfrescare l’ambiente?

Un aspetto critico del raffrescamento a pavimento è il tempo necessario per raffreddare un ambiente. Questo sistema è noto per essere lento, richiedendo diverse ore per abbassare la temperatura di una stanza.

A differenza dei condizionatori split, che possono essere facilmente regolati e forniscono un raffreddamento diretto e rapido, il raffrescamento a pavimento senza l’ausilio di unità split tende ad essere meno efficace in termini di velocità. Gli split possono raffreddare rapidamente l’aria, mentre il raffrescamento a pavimento richiede un tempo maggiore per raggiungere la temperatura desiderata.

gocce condensa
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Come risolvere il problema della condensa sul pavimento?

Il raffrescamento a pavimento è una soluzione sempre più popolare per mantenere freschi gli ambienti domestici, ma può comportare il problema della condensa. La condensa si forma quando l'aria umida entra in contatto con una superficie fredda, come il pavimento raffreddato, causando problemi di umidità e potenziali danni. Tuttavia, esistono diversi metodi per evitare che ciò accada.

La prima e più semplice soluzione a cui pensare è regolare la temperatura dell'acqua nel sistema di raffrescamento a pavimento. Risulta importante evitare di impostare temperature troppo basse, che possono favorire la formazione di condensa. Così come il monitoraggio costante del sistema di raffrescamento a pavimento e della qualità dell'aria interna può aiutare a prevenire problemi di condensa.

Combinare raffrescamento a pavimento e VMC

L’integrazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) con il raffrescamento a pavimento può migliorare significativamente il comfort ambientale. La VMC assicura un ricambio d’aria costante, riducendo l’umidità interna e migliorando la qualità dell’aria. Tuttavia, la combinazione di questi due sistemi aumenta i costi da sostenere e la complessità dell’installazione.

È utile un deumidificatore per il raffrescamento a pavimento?

Senza un adeguato controllo dell’umidità, il raffrescamento a pavimento può diventare inefficace e dannoso. L’uso di un deumidificatore è quasi sempre necessario per prevenire la condensa. Il deumidificatore rimuove l’umidità in eccesso dall’aria, migliorando l’efficacia del raffrescamento a pavimento e prevenendo i problemi di condensa. 

L’uso di un deumidificatore specifico per il raffrescamento a pavimento è spesso indispensabile. Senza deumidificatore, che rimuove l’umidità in eccesso, risulta difficile per il raffrescamento a pavimento mantenere l’efficienza massima del sistema. I deumidificatori moderni possono essere integrati nel sistema di raffrescamento, operando in sinergia per ottimizzare le condizioni ambientali.

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Raffrescamento a pavimento col parquet

Quando si considera l’installazione del raffrescamento a pavimento in ambienti con parquet, è essenziale scegliere un tipo di parquet adatto, spesso pre-trattato per resistere alle variazioni di temperatura, e mantenere una temperatura costante per evitare problemi.

Tuttavia, la combinazione del raffrescamento a pavimento con il parquet risulta spesso una scelta vincente. Questo perché il legno mantiene costante la propria temperatura, rendendo i pavimenti caldi in inverno e freschi in estate, favorendo l’uniformità tra impianto radiante, parquet e ambiente. È molto importante, poi, avere infissi adeguati e pareti coibentate, essenziali per evitare dispersioni di energia.

Raffrescamento a pavimento: opinioni non sempre positive

Tuttavia, molti esperti e utenti esprimono riserve riguardo il raffrescamento a pavimento per vari motivi, tra cui l’efficienza limitata. Il raffrescamento a pavimento è meno reattivo rispetto ad altri sistemi di climatizzazione, come i condizionatori split. 

Una delle principali preoccupazioni è appunto la formazione di condensa. Se la temperatura dell’acqua è troppo bassa, può causare condensa sulla superficie del pavimento, portando a potenziali problemi di umidità e danni strutturali. 

Le opinioni continuano ad essere non molto positive anche quando si parla di costi. Il costo iniziale per l’installazione del raffrescamento a pavimento è generalmente elevato. Inoltre, anche la manutenzione può essere complessa e costosa. Ma quindi il raffrescamento a pavimento è sconsigliato?

Nonostante i vantaggi del raffrescamento a pavimento, come la distribuzione uniforme del fresco e il comfort senza correnti d’aria, come abbiamo visto le sfide associate a questo sistema sono significative. Prima di optare per il raffrescamento a pavimento, è dunque essenziale considerare attentamente questi fattori e valutare se i benefici superano le potenziali complicazioni.

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