I cactus sono sempre più popolari su balconi, giardini e anche in casa, dove si integrano alla perfezione come pezzi di arredamento. Non bisogna mai dimenticare, però, che si tratta di piante che hanno pur bisogno di (poche) cure. Per esempio, il luogo dove li posizionerai influenzerà la loro crescita rigogliosa. Scopri, quindi, dove tenere i cactus in casa e quali sono i suoi principali benefici.
I benefici dei cactus in casa
Avere un cactus in casa non è solo una scelta estetica, ma offre anche numerosi benefici che potrebbero sorprenderti. Primo fra tutti, i cactus sono noti per la loro capacità di migliorare la qualità dell'aria. Queste piante, infatti, lavorano attivamente per purificare l'aria da sostanze tossiche come il benzene e la formaldeide.
Inoltre, la presenza di cactus in casa può avere effetti positivi sul benessere psicologico. È stato dimostrato che il verde delle piante, incluso quello dei cactus, aiuta a ridurre lo stress e a incrementare la concentrazione. La cura di queste piante, che richiede attenzioni minime ma regolari, può anche diventare una piccola ma significativa routine per distendersi, aiutando a distaccarsi dalle preoccupazioni quotidiane.
Infine, i cactus sono spesso associati alla filosofia Feng Shui, dove sono considerati simboli di perseveranza e tenacia. Posizionarli in punti strategici della casa può non solo migliorare l'estetica degli ambienti ma anche contribuire a creare un flusso energetico positivo che favorisce armonia e benessere.
Dove si mettono i cactus in casa: le migliori stanze
Scegliere la stanza giusta è fondamentale per assicurare che i cactus crescano rigogliosi e resistano alle varie condizioni climatiche. Ricorda, infatti, che i cactus necessitano di molta luce. Fra le stanze ideali:
- Il soggiorno: spesso è la stanza più luminosa della casa, ideale per i cactus che necessitano di luce diretta del sole. Posizionarli vicino a una finestra può garantire la giusta quantità di luce naturale.
- La cucina: un altro ambiente luminoso, perfetto per piccoli cactus da tenere su mensole o banconi. Inoltre, l'umidità naturale generata dalla cottura può aiutare alcune varietà di cactus.
- L'ufficio o lo studio: avere un cactus sulla scrivania non solo decora lo spazio, ma può anche aiutare a ridurre lo stress e aumentare la concentrazione.
- Spazi esterni: come balconi o giardini, facendo però attenzione a condizioni atmosferiche estreme come freddo, pioggia o eccessivo calore.
Quali sono i tipi di cactus da arredamento?
I cactus sono noti per la loro incredibile varietà e possono aggiungere un tocco esotico ed elegante a qualsiasi ambiente domestico. Non sono, ovviamente, tutti uguali: ognuno ha le sue caratteristiche. Tra le specie che potresti comprare per la tua casa tieni in considerazione:
- Cactus colonnari (o a colonna): sono alti e sottili, perfetti per angoli vuoti o come punti focali verticali in una stanza.
- Cactus sferici: questi cactus sono compatti e ideali per piccole superfici come tavolini e mensole.
- Cactus opuntia: noti anche come "fichi d'India", hanno una forma piatta e offrono spessore a superfici orizzontali
- Cactus epifiti: crescono in natura sugli alberi e sono perfetti per essere appesi in vasi sospesi
Se, invece, cerchi cactus da interno che richiedano poca luce, potrai virare su altri tipi di piante grasse, che crescono prospere anche in stanze tendenzialmente buie o poco illuminate.
Come curare i cactus in casa?
Se vuoi coltivare queste piante in vaso, dovrai scegliere il terreno ideale: dovrebbe, infatti, essere specifico per cactacee, generalmente più granuloso e meno ricco di materia organica rispetto ai terreni per altre piante domestiche, per garantire una corretta aerazione delle radici. È possibile trovare miscele già pronte nei negozi specializzati.
L'irrigazione dei cactus deve essere moderata se non rada: durante i mesi estivi, l'ideale è annaffiare la pianta ogni volta che il terreno risulta completamente asciutto. In inverno, invece, le irrigazioni devono essere ridotte, limitandosi a una volta al mese o meno, a seconda delle condizioni ambientali interne, come il riscaldamento domestico, che può influenzare la frequenza delle annaffiature.
Ma quanto vive un cactus in casa? Spesso se una pianta muore dopo pochi mesi c’entrano poco le tue cure: visto che esistono dei cactus che durano anche quattro o cinque anni, assicurati di scegliere una specie particolarmente longeva.
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