Vivere in una villetta o in un appartamento situato al piano terra presenta non pochi vantaggi per i proprietari di cani: i nostri amici a quattro zampe hanno infatti più spazio a disposizione, e sono più liberi di correre e giocare all’aria aperta in terrazzo o in giardino. Purtroppo può però capitare che un cane mostri la tendenza ad allontanarsi da casa, superando o scavalcando eventuali barriere, e avventurarsi all’esterno, esponendosi a numerosi pericoli. Per prevenire o risolvere una situazione di questo tipo, che potrebbe mettere a rischio la loro incolumità, ecco allora quali dissuasori per cani che scappano si possono usare.
Perché i cani scappano da casa? Le principali ragioni
Al fine di individuare il metodo più adatto per tenere il cane entro i confini della nostra casa, è di estrema importanza conoscere le ragioni che possono averlo spinto ad allontanarsene e di conseguenza comprenderle, così da intraprendere delle azioni per evitare che scappi. L’animale potrebbe ad esempio:
- Essere in calore o alla ricerca di una compagna per l’accoppiamento: onde evitare cucciolate indesiderate, e al fine di scoraggiare il fenomeno del randagismo, è buona norma tener sotto controllo questo aspetto.
- Essere stressato o annoiato nella situazione abitativa in cui si trova, soprattutto se è arrivato da poco: in tal caso, l’obiettivo è quello di fargli amare la sua nuova casa più che trattenerlo controvoglia al suo interno. Trascorrere del tempo con lui, farlo sentire al sicuro ma anche parte integrante della famiglia, dargli tutti gli stimoli di cui ha bisogno farà in modo che non cerchi tutto questo all’esterno. C'è chi, quando è fuori casa, lascia la TV accesa al cane, anche se non sempre è un metodo che gli fa bene.
- Avere un carattere particolarmente impetuoso, curioso e indipendente: questi tratti non sono necessariamente dei difetti, ma come già detto possono esporlo a non pochi rischi senza che nemmeno se ne accorga. Un buon percorso di addestramento, intrapreso quando è ancora cucciolo, potrebbe bastare a insegnargli a non esagerare, per la sua incolumità e per quella di chi gli sta vicino.
Costruire o rinforzare recinti e reti
Se nessuno di questi suggerimenti porta a dei risultati concreti, è il caso di procedere con metodi più avanzati per la protezione dell’animale. Il più comune consiste nell’erigere delle barriere fisiche in corrispondenza dei limiti dello spazio all’aperto di cui si dispone (o dell’area circoscritta a cui ha accesso il cane), oppure rinforzarle se già presenti. A seconda delle circostanze, possono rivelarsi particolarmente adatte:
- Una recinzione in legno: opzione particolarmente diffusa tra i proprietari di cani, sia per una questione estetica che per la sua versatilità, nonché per la privacy che garantisce. Anche una semplice staccionata in legno può servire allo scopo, soprattutto per i cani di taglia piccola che non possono superare grandi altezze saltando.
- Una recinzione in metallo (preferibilmente a maglia sciolta): opzione decisamente più economica e duratura, nonché per certi versi più sicura rispetto al legno, pur non essendo la più apprezzata esteticamente. Piuttosto facile da montare, ha il vantaggio di lasciare il cane libero di osservare ciò che succede all’esterno pur non potendo uscire.
- Una recinzione in plastica: particolarmente indicata per chi ha poco spazio a disposizione e un cane di piccola taglia o non troppo agile. È leggera e facilmente assemblabile ma sorprendentemente resistente se di buona qualità. Bisognerà però prestare attenzione affinché l’animale non ne stacchi a morsi alcune parti, anche piccole, perché ingerirle potrebbe essere molto rischioso per la sua salute.
A ognuna di queste opzioni i possessori di un giardino possono aggiungere delle pietre o una ulteriore rete alla base della recinzione, per evitare che il cane possa oltrepassarla scavando sottoterra.
Recinti virtuali che avvisano in tempo utile
Rientrano nella definizione di recinto virtuale tutte quelle barriere che vengono create da determinati apparecchi elettronici inseriti nel collare dell’animale, e che ne monitorano gli spostamenti in relazione a una determinata area. Bisogna infatti premettere che l’impiego di recinti e collari elettrici (che possono causare all’animale danni fisici e psicologici) e di collari a ultrasuoni (che possono disorientarlo o impaurirlo), è assolutamente sconsigliato.
Piuttosto esistono speciali recinti virtuali che, con l’aiuto di un tracker GPS situato nel collare, avvisano il padrone quando il cane oltrepassa una determinata area e gli consentono di intervenire prima che si allontani troppo. Questi potrebbero essere utilizzati anche per avvisarlo quando l’animale sta entrando in un’area a cui non dovrebbe accedere.
Cambiare serrature e maniglie dei cancelli
Alcuni cani, soprattutto i più curiosi e intraprendenti, imparano con il tempo (e soprattutto osservando il comportamento del padrone) ad utilizzare le maniglie di porte e cancelli e aprire così le relative serrature. Se si dispone già di una recinzione ed è proprio il cancello il suo punto debole, potrebbe essere il caso di munirlo di una chiusura o serratura a prova di cane, o semplicemente di un lucchetto o di un allarme che segnali quando viene aperto.
Considerare repellenti olfattivi
I repellenti olfattivi sono molto utili per rinforzare barriere già esistenti, come ad esempio le recinzioni: essi emettono un odore poco gradevole - ma non tossico - per il cane, che eviterà così di avvicinarsi alla zona in cui sono stati cosparsi.
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