Quando si riceve una comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate è molto importante conoscere i giusti riferimenti per sapere come comportarsi. Diversi sono i codici tributo coinvolti e tra gli altri segnaliamo in particolare il codice tributo 9526, che si riferisce agli importi da versare relativamente al trattamento di fine rapporto (TFR) e alle prestazioni di natura pensionistica.
Cosa bisogna fare se si riceve una di queste comunicazioni? Sapere come compilare correttamente il modello F24 e come affrontare la situazione con il ravvedimento operoso può fare la differenza nella gestione e nella risoluzione, in modo semplice e tempestivo, di eventuali anomalie fiscali.
Che cos’è il codice tributo 9526?
I codici tributo sono senza dubbio una guida importante per identificare la natura dei versamenti effettuati in favore del Fisco tramite il modello F24. Tra quelli che ricorrono frequentemente nelle comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate troviamo anche il codice tributo 9526.
Quest’ultimo rientra nella lista di quelli da utilizzare per il pagamento delle somme dovute in seguito a una comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia dell’Entrate, a causa di errori formali o sostanziali nella dichiarazione dei redditi presentata dal contribuente.
Più nel dettaglio, con il codice tributo 9526 si pagano gli importi che il Fisco recupera relativamente ad alcune irregolarità riguardanti le indennità di fine rapporto e le prestazioni pensionistiche, che vanno regolarizzate con un versamento da effettuare tramite il modello F24.
A cosa si riferisce il codice tributo 9527?
Nelle comunicazioni di irregolarità dell’Agenzia delle Entrate spesso ci si imbatte anche nel codice tributo 9527, istituito nel 2005, da utilizzare per il versamento dell’imposta liquidata sui redditi soggetti a tassazione separata, come ad esempio gli arretrati da lavoro dipendente.
In altre parole, il codice tributo 9527 è utilizzato per il versamento delle somme relative al recupero IRPEF a tassazione separata, dovute a seguito del controllo automatizzato effettuato dall’Agenzia delle Entrate su tutte le dichiarazioni fiscali presentate dai contribuenti.
Cosa devo fare se ricevo una comunicazione di irregolarità
Quando si riceve una comunicazione di irregolarità, si hanno a disposizione 30 giorni di tempo per scegliere una di queste due opzioni:
- riconoscere la correttezza degli esiti del controllo e regolarizzare la propria posizione;
- presentare osservazioni o documentazione integrativa, per contestare o giustificare l’anomalia rilevata.
Nel primo caso, il contribuente deve mettersi in regola con il Fisco, usando il codice tributo 9526 per pagare entro un certo termine, con l’aggiunta di una sanzione ridotta, oltre all’imposta oggetto della rettifica e ai relativi interessi. Il pagamento delle somme dovute per le comunicazioni relativi ai controlli automatici e a quelli formali deve avvenire entro 30 giorni in entrambi i casi, con una sanzione ridotta rispettivamente a 1/3 e a 2/3. Si può versare anche dilazionando il pagamento, con la possibilità di accedere a un massimo di sei rate trimestrali per un importo fino a 5.000 euro e di massimo 20 rate trimestrale per somme maggiori di 5.000 euro.
Per le somme dovute sui redditi soggetti a tassazione separata non si devono corrispondere né interessi né sanzioni, se il pagamento avviene entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione o dalla data di rettifica della stessa, se corretta dall’ufficio.
Quando, invece, il contribuente non riconosce la correttezza degli esiti del controllo, può seguire strade diverse, a seconda della tipologia di comunicazione ricevuta. Se quest’ultima è emessa in seguito a un controllo automatico, allora è possibile rivolgersi a un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, alle sezioni di assistenza multicanale e al servizio Civis.
In caso di comunicazione derivante da controllo formale, il contribuente può segnalare all’ufficio di competenza o attraverso il servizio Civis, eventuali dati o elementi non considerati o valutati erroneamente dall’ufficio stesso. Nell’ipotesi di una rettifica parziale della comunicazione, si riceverà un nuovo modello di pagamento con la rideterminazione delle somme da versare e si potrà usufruire della riduzione della sanzione effettuando il versamento entro 30 giorni dal ricevimento della prima comunicazione.
Come compilare F24 con il codice tributo 9526
Per il pagamento relativo alle imposte derivanti da comunicazioni di irregolarità si può utilizzare il modello F24 precompilato che viene inviato dall’Agenzia delle Entrate, oppure quello classico, ma non l’F24 semplificato, che ha delle differenze rispetto all’F24 ordinario.
Per la compilazione del modello F24 standard bisogna procedere come segue nella sezione Erario:
- codice tributo: inserire 9526 in questo riquadro;
- anno di riferimento: scrivere l’anno d’imposta cui si riferisce l’irregolarità;
- importo a debito versato: segnare l’importo da versare, comprensivo di imposta, interessi e sanzioni come indicato nella comunicazione;
- rateazione: inserire il numero della rata, se prevista, scrivendo ad esempio “0104” se si tratta della prima di quattro rate.
Codice tributo 9526 e ravvedimento: ecco come fare
Quando si riceve una comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate non si può più ricorrere al ravvedimento operoso. Ciò è possibile, invece, quando si salta il pagamento di una delle rate dell’avviso bonario, a patto che si tratti di una diversa dalla prima.
Come funziona il ravvedimento operoso di rate omesse da avviso bonario? Il mancato versamento può essere sanato a patto che il pagamento avvenga entro la scadenza prevista per la rata successiva, oppure entro 90 giorni dalla scadenza dell’intero piano di dilazione se si tratta dell’ultima rata. Per saldare il tributo non pagato è necessario utilizzare il modello F24 e calcolare le sanzioni e gli interessi in misura ridotta in base al ritardo accumulato.
Da evidenziare che la sanzione ridotta è calcolata solo sulla voce “tributo”, mentre gli interessi di rateazione non si considerano nel ravvedimento operoso, ma vanno ugualmente inseriti nel modello F24, pena la validità del versamento della rateazione. Nel momento in cui si salda tramite il ravvedimento operoso una rata omessa dell’avviso bonario, non bisogna utilizzare il codice tributo 9526, ma quello originario relativo all’imposta da saldare. Quanto alle sanzioni, si può usare il codice tributo 8911, mentre per gli interessi il 1991.
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