Come si può procedere al ravvedimento operoso di rate omesse, relative alla rateizzazione di un avviso bonario? Può capitare che, a seguito della ricezione di un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate su accertamenti fiscali, si decida di corrispondere la somma richiesta scegliendo un piano a rate, anziché il pagamento immediato. E, altrettanto sovente, può succedere di dimenticare una o più rate. In che modo è possibile regolarizzare la propria posizione?
Fortunatamente, il nostro ordinamento presenta lo strumento del ravvedimento operoso, una modalità di correzione autonoma degli errori di pagamento da eseguire in tempi brevi, allo scopo di evitare pesanti sanzioni. Di seguito, le informazioni su come sfruttare questa possibilità per correggere le rate omesse di un avviso bonario.
Cosa succede se si salta una rata dell’avviso bonario?
Così come già accennato in apertura, può capitare di saltare il pagamento di una o più rate di un piano di pagamento dilazionato dopo un avviso bonario, per dimenticanza o impossibilità. Cosa succede in una simile situazione? Per capirlo, è necessario prima comprendere quali siano le opzioni di rateizzazione previste dall’Agenzia delle Entrate.
Come funziona la rateizzazione su avviso bonario
In linea generale, quando un contribuente riceve un avviso bonario da parte dell’Agenzia delle Entrate per irregolarità fiscali, derivate da controlli automatici o documentali, può approfittare di due diverse modalità per regolarizzare la propria posizione:
- il pagamento immediato;
- il pagamento dilazionato, suddiviso in più rate.
Per chi sceglie la rateizzazione, vi sono alcune condizioni da rispettare, come previsto dal Decreto Legislativo 462 del 1997:
- il pagamento della prima rata deve avvenire entro 30 giorni dalla ricezione dell’avviso bonario in forma cartacea o, in alternativa, a 90 giorni dalla comunicazione telematica. Il termine di 30 giorni è però sospeso dal primo agosto al 4 settembre di ogni anno;
- per importi inferiori a 5.000 euro, è possibile approfittare di un massimo di 6 rate trimestrali;
- per importi superiori a 5.000 euro, la soglia è di massimo 20 rate trimestrali.
Date queste condizioni, è facile comprendere che l’eventuale omissione delle rate si possa concretizzare in due diversi modi:
- il mancato pagamento della prima rata;
- il mancato pagamento delle successive rate.
Il mancato pagamento della prima rata dopo l’avviso bonario
La prima casistica di omissione delle rate di un avviso bonario si concretizza con il mancato pagamento della prima rata, quella che deve essere corrisposta entro 30 giorni - o 90, in caso di avviso telematico - dalla ricezione della comunicazione.
Su questo fronte, il Decreto Legislativo 462/67 non permette grandi possibilità di regolarizzazione, poiché il rispetto delle tempistiche sulla prima rata è propedeutico a tutto il piano di dilazione. In tal caso, si incorrerà:
- nella perdita della possibilità di avvalersi della dilazione;
- nella perdita della riduzione del 10% applicata sulla sanzione.
Si verifica, così, la decadenza della rateizzazione: dopo 180 giorni, verrà emessa una cartella di pagamento, con sanzioni al 30% dell’importo dovuto.
Vi è però un caso specifico dove la legge prevede una minima tolleranza sul ritardo nella prima rata: quando il pagamento avviene a non più di 7 giorni dalla sua scadenza.
Il mancato pagamento delle rate successive
Diversa è la situazione che si viene a determinare quando l’omesso pagamento riguarda una rata diversa dalla prima, quest’ultima corrisposta invece regolarmente. Considerando la cadenza trimestrale delle rate, la legge permette:
- il pagamento della rata saltata entro la scadenza della successiva.
Anche in questo caso, qualora non si provveda al pagamento, ci si imbatterà nella decadenza della rateizzazione e nella perdita dei benefici connessi, come appunto la riduzione del 10% della sanzione.
Come funziona il ravvedimento operoso delle rate omesse
Illustrate le necessità di legge per il pagamento delle rate, e le casistiche di loro omissione, si può procedere con il ravvedimento operoso. Questo strumento è previsto dalla legge come utile modalità per rimediare a errori o inadempimenti fiscali e, di conseguenza, a regolarizzare in modo autonomo la propria posizione. Ma come funziona?
Per quanto riguarda la prima rata della dilazione su avviso bonario, come già specificato, il ravvedimento operoso può avvenire solo entro 7 giorni dalla scadenza dei termini fissati dalla comunicazione. Per le rate diverse dalla prima, invece, deve avvenire entro la scadenza della rata successiva a quella saltata. Come si procede?
- innanzitutto, all’importo dovuto dovranno essere aggiunte le sanzioni previste in base al ritardo accumulato;
- il pagamento della rata saltata dovrà avvenire tramite il modello F24, indicando i corretti codici tributo;
- per chi fosse titolare di crediti da parte dello Stato, il pagamento con F24 può avvenire anche in compensazione, ovvero utilizzando il credito per pagare rate e sanzioni.
Quali codici tributo utilizzare sul Modello F24
Il ravvedimento operoso delle rate omesse da avviso bonario avviene, come già accennato, attraverso la corretta compilazione del Modello F24. Bisognerà quindi indicare i corretti codici tributo, da individuare con l’aiuto del proprio commercialista, in base alla tipologia di sanzione sorta a seguito dell’accertamento fiscale.
Generalmente, i codici tributi più utilizzati per il ravvedimento operoso sono:
- 9001, relativo agli importi derivanti da accertamenti automatici dell’Agenzia delle Entrate;
- 9002, relativo agli interessi di rateizzazione che, per quanto non necessari nel ravvedimento, devono essere comunque indicati sul modello;
- 8929 e 1980, inerenti a sanzioni e interessi di ravvedimento su rate omesse a seguito di controlli automatizzati;
- 8933 e 1983, inerenti a sanzioni e interessi di ravvedimento su rate omesse a seguito di controlli formali.
Come si calcolano le sanzioni e l’accesso al ravvedimento speciale
Come spiegato, il ravvedimento operoso delle omesse rate dell’avviso bonario richiede l’aggiunta delle relative sanzioni dovute al ritardo. Ma come si calcolano? È sempre il Decreto Legislativo 462/97 a indicarlo:
- ritardo inferiore a 15 giorni: 0,2% dell’importo;
- ritardo dal giorno 16 al giorno 30: 3% dell’importo;
- ritardo superiore a 30 giorni: 3,75% dell’importo.
È utile anche segnalare che, per effetto della Legge di Bilancio 2023, in alcuni casi è possibile accedere anche al ravvedimento speciale, che prevede la riduzione delle sanzioni a 1/18 dell’importo da sanare. Questa misura è prevista solo per alcune irregolarità fiscali:
- dichiarazione dei redditi presentata ma infedele;
- mancata dichiarazione dei redditi, entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria;
- indebite deduzioni o detrazioni dal reddito;
- irregolarità sul modello 770.
Poiché i termini ufficiali sono scaduti lo scorso 30 settembre, ma potrebbero essere previste delle proroghe di fine anno, è utile seguire l’apposita guida al ravvedimento speciale per i contribuenti.
Quando si decade dalla rateizzazione degli avvisi bonari?
Infine, è utile riassumere tutte le casistiche di decadenza della rateizzazione, ovvero di perdita della possibilità di approfittare del pagamento a rate e della riduzione del 10% della sanzione. Queste eventualità avvengono quando:
- la prima rata non viene pagata entro 7 giorni dalla sua scadenza;
- la rata omessa diversa dalla prima non viene saldata entro la scadenza della successiva;
- la rata versata è di importo insufficiente per una frazione superiore al 3% o, ancora, superiore a 10.000 euro.
Data la complessità sia del ravvedimento che del calcolo delle sanzioni, nonché dell’eventualità di proroghe o modifiche alla normativa vigente, il consiglio è sempre quello di affidarsi a esperti commercialisti per risolvere i propri errori tributari.
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account