Spesso coltivata nei giardini per il suo fascino, la digitale è anche diffusa nei boschi, ai margini dei sentieri e nelle radure di molte regioni italiane. Nonostante la sua bellezza, questa pianta presenta un paradosso: utilizzata anche in ambito medicinale, è particolarmente velenosa. Non andrebbe quindi toccata e tantomeno ingerita. Ecco cosa sapere sulla digitale: una pianta velenosa fuori dal comune.
Come coltivare la pianta digitale in giardino
La Digitalis purpurea è apprezzata per i suoi fiori vistosi e la capacità di attirare insetti impollinatori; tuttavia, non bisogna mai dimenticare che ogni parte della pianta contiene principi attivi potenzialmente letali. Se decidi di coltivarla a scopo ornamentale, è essenziale adottare alcune norme di sicurezza e tenerla lontana da bambini o animali domestici.
Parlando della sua coltivazione, la digitale predilige posizioni in penombra, con un terreno fresco, ben drenato e ricco di sostanza organica. È una pianta rustica, capace di adattarsi anche a condizioni non ottimali, ma, essendo una pianta acidofila offre il meglio in suoli leggermente acidi o neutri.
La digitale cresce fino a un metro e mezzo d’altezza e non richiede particolari interventi di potatura, per questo è spesso utilizzata per ornare le bordure in giardino o per le aiuole.
La digitale è una pianta medicinale?
La digitale ha avuto un ruolo di primo piano nella storia della medicina, nonostante la sua fama di pianta tossica. Fin dal XVIII secolo, i principi attivi estratti dalle sue foglie – noti come glicosidi cardiaci – sono stati utilizzati per trattare disturbi cardiaci, soprattutto l’insufficienza cardiaca e alcune forme di aritmia.
Il rimedio offerto dalla medicina popolare, però, non viene più utilizzato correntemente. Il principio attivo presente nella pianta è difficilmente determinabile, oltre ad avere un basso indice terapeutico.
Digitale pianta velenosa: quali sono i rischi
Nonostante in passato sia stata usata a scopi medici, la digitale comporta un pericolo reale sia per l’uomo che per gli animali domestici e selvatici. Tutte le sue parti – foglie, fiori, semi e radici – contengono glicosidi altamente tossici che, se ingeriti o assorbiti accidentalmente, possono provocare gravi intossicazioni.
I sintomi di avvelenamento si manifestano rapidamente e comprendono nausea, vomito, dolori addominali, disturbi della vista (come visione offuscata o percezione alterata dei colori), bradicardia (rallentamento del battito cardiaco), aritmie potenzialmente fatali e, nei casi più gravi, arresto cardiaco. In caso di sospetta ingestione o contatto prolungato, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un centro antiveleni o a un pronto soccorso.
Qual è il significato del fiore digitale?
Nel linguaggio dei fiori, la digitale rappresenta spesso la duplicità: da un lato la seduzione della sua eleganza, dall’altro la minaccia insita nella sua tossicità. Non a caso, in passato veniva associata anche al mondo magico e alle leggende popolari.
Secondo alcune tradizioni nordiche, i fiori di digitale erano ritenuti cappelli delle fate o strumenti utilizzati dagli spiriti del bosco per comunicare con gli umani. D’altra parte, la digitale incarna anche il significato della proibizione: nonostante la sua bellezza, infatti, non dovrebbe mai essere toccata.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account