Su cosa punterà il mercato immobiliare secondo il Lighthouse Report di Bnp Paribas REIM
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Mercato immobiliare
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Dall’inizio del 2025, il mercato immobiliare europeo ha dovuto affrontare gli effetti di un aumento della volatilità, delle nuove politiche protezionistiche e di un quadro geopolitico caratterizzato da tensioni e incertezza. Il settore, tuttavia, continua a mostrare solidità grazie a fondamentali di lungo periodo robusti, che supportano una prospettiva complessivamente positiva. Il Lighthouse Report di Bnp Paribas Reim evidenzia sei trend di crescita del settore immobiliare.

Sei tendenze chiave per l’investimento

I volumi di investimento immobiliari, secondo il report, hanno raggiunto nel primo trimestre i 45 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il risultato è stato trainato soprattutto da uffici, retail e residenziale, mentre logistica e alberghi hanno rallentato. Particolarmente rilevante è stato il residenziale, che da solo ha attirato flussi per 9 miliardi di euro, pari al 9% del totale.

In questo contesto di ripresa, la crescita del reddito rappresenta un elemento chiave e continuerà a essere determinante in futuro, poiché influenza le performance degli affitti, oggi principale motore di creazione di valore. È probabile che anche i segmenti non tradizionali guadagnino terreno, ma i comparti core continueranno a concentrare la maggior parte degli investimenti. Secondo la società, conviene puntare su mercati dove la domanda è poco sensibile al contesto attuale e l’offerta rimane limitata, in particolare residenziale, uffici di alta fascia e logistica.

Laurent Ternisien, Deputy Global Head di BNP Paribas REIM, ha commentato: “Nonostante il perdurare dell’incertezza e l’approccio prudente degli investitori, il residenziale europeo continua a essere percepito come un settore solido. Con gran parte del processo di repricing ormai completato, un miglioramento dei fondamentali degli affitti e nuove opportunità in arrivo, il mercato sembra avviarsi verso un nuovo ciclo di crescita. La selettività rimane però cruciale per ottenere rendimenti consistenti: occorre considerare con attenzione la qualità degli asset, la loro collocazione, le competenze di gestione e la coerenza con i trend strutturali di lungo termine.”

Ecco quindi le sei tendenze di mercato da tenere d'occhio nel mercato immobiliare secondo Bnp Paribas Reim:

Crescita europea nonostante l’incertezza statunitense

Dall’inizio dell’anno, i dazi USA hanno inciso sull’economia globale, alimentando l’incertezza sulle politiche commerciali, che potrebbe proseguire nei prossimi mesi. Nonostante ciò, l’economia europea ha mantenuto un buon ritmo nei primi mesi del 2025. Il calo dell’inflazione ha permesso alla BCE di adottare una politica di riduzione dei tassi più espansiva di quella della Bank of England, con l’obiettivo di raggiungere entro fine anno, in gran parte dell’Area Euro, il target del 2%.

Solidità dei fondamentali del residenziale
 

La crescita degli affitti è trainata soprattutto dal residenziale, mentre le tensioni commerciali hanno ridotto le aspettative per la logistica. Il valore del capitale dovrebbe tornare a crescere, sebbene con una flessione modesta dei rendimenti. L’attenzione degli occupanti si concentra su qualità, sostenibilità e localizzazione, accentuando la distanza tra immobili di fascia alta e asset secondari. Meglio investire in segmenti con domanda stabile e offerta scarsa.

Difendersi dai cicli economici per attenuare le recessioni
 

Negli ultimi 25 anni, settori come sanità, abitativo e logistica hanno sofferto meno durante le crisi, mentre gli uffici, specie in zone meno attrattive, hanno mostrato più vulnerabilità. In prospettiva, comparti come l’healthcare, sostenuti da cambiamenti demografici e bisogni primari, sono poco correlati ai cicli economici. Contratti di locazione di lungo periodo e benefici sociali restano elementi centrali per un portafoglio stabile.

Il real estate come strumento di diversificazione
 

Strategie di investimento di lungo termine aiutano a gestire la volatilità, con allocazioni bilanciate capaci di adattarsi alle condizioni di mercato. Nonostante fattori di disturbo come i dazi americani, la guerra in Ucraina e altri conflitti, il private equity immobiliare ha dimostrato resilienza: il settore europeo ha registrato rendimenti medi annui del 5,5% nell’ultimo decennio. Diversificare tra industriale, residenziale, sanitario e alberghiero è cruciale per resistere a shock imprevisti.

Un’Europa rafforzata dall’incertezza USA
 

Di fronte all’instabilità politica americana e all’indebolimento del dollaro, l’Europa ha guadagnato attrattiva agli occhi degli investitori, guidando la ripresa immobiliare con performance positive negli ultimi cinque trimestri e superando USA e Asia-Pacifico. A lungo termine, l’UE ha presentato un piano in 12 punti per migliorare la competitività, puntando su tecnologie avanzate, sostenibilità e sicurezza.

Il ruolo degli operatori come nuovo canale d’accesso
 

Gli investimenti possono orientarsi verso due categorie: asset legati alla posizione, che garantiscono stabilità e rivalutazione nelle aree urbane prime, e asset gestiti da operatori specializzati, che generano valore in settori come sanità e logistica. Una combinazione bilanciata di entrambe le tipologie può offrire un portafoglio solido, unendo sicurezza e potenziale di crescita.

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