I chiarimenti del Fisco
Commenti: 0
Edilizia
GTRES

È possibile beneficiare delle agevolazioni fiscali per le recinzioni? A questa domanda ha risposto il Fisco spiegando innanzitutto che i lavori di questo tipo rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all’articolo 3, comma 1, lett. b), del Dpr n. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia). Vediamo dunque cosa dice la norma e a quanto ammonta la detrazione. 

A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “Ho acquistato un immobile con terreno di pertinenza e vorrei recintarlo. C’è possibilità di fruire di agevolazioni edilizie?”. 

Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha innanzitutto ricordato che i lavori di realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all’articolo 3, comma 1, lett. b), del Dpr n. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia), di conseguenza fa parte degli interventi per cui è utilizzabile il bonus ristrutturazione

Nel dettaglio, l’articolo 3, comma 1, lett. b), del Dpr n. 380/2001 (Testo Unico dell’Edilizia) spiega che gli “interventi di manutenzione straordinaria” sono “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso. Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere anche se comportanti la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso. Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sono comprese anche le modifiche ai prospetti degli edifici legittimamente realizzati necessarie per mantenere o acquisire l’agibilità dell’edificio ovvero per l’accesso allo stesso, che non pregiudichino il decoro architettonico dell’edificio, purché l’intervento risulti conforme alla vigente disciplina urbanistica ed edilizia e non abbia ad oggetto immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42”.

Il Fisco ha poi sottolineato che per il 2025 è possibile detrarre il 50 per cento di tali spese su un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e solo per gli interventi che riguardano le abitazioni principali. Per le seconde case l’aliquota scende al 36 per cento delle spese sostenute, mentre rimane invariato a 96.000 euro il massimale di spesa.

Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account