È piccolo e si annida nelle dispense, l’anobio del pane è una presenza non voluta: ecco come contrastarlo.
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anobio del pane
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Pur essendo un insetto molto piccolo e all’apparenza innocuo, l’anobio del pane è uno degli ospiti più indesiderati delle dispense casalinghe. La sua azione può infatti compromettere le scorte di cibo e renderle del tutto inutilizzabili. Questo tarlo non è semplice da eliminare ma seguendo delle indicazioni precise si può prevenire il suo arrivo. L’importante è capire come si origina e sviluppa.

Cos'è l'anobio del pane e come riconoscerlo

Il tarlo o anobio del pane, nome scientifico Stegobium paniceum, è un piccolo coleottero che infesta le dispense della cucina e gli alimenti secchi. Ha dimensioni ridotte, circa 2-3 mm, con corpo ovale e antenne a clava. Si riconosce per larve bianche a C e per la sua presenza in polveri fini e fori in alimenti secchi come farina e pasta. 

L’anobio del pane si sviluppa attraverso quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto. Le femmine depongono fino a 100 uova direttamente sugli alimenti, che si schiudono in 1-2 settimane. E sono proprio le larve le responsabili dei danni maggiori: esse si nutrono scavando, per 2-4 mesi, delle gallerie invisibili in farina, pane, pasta, cereali, spezie e persino frutta secca. 

L’adulto vive poche settimane, non mangia ma si concentra sulla riproduzione. L'anobio è più attivo nei mesi caldi, con picchi all'inizio dell'estate.

Cosa attira l'anobio del pane in casa?

L’anobio del pane è attratto principalmente da alimenti secchi e amidacei. Le condizioni che lo favoriscono includono umidità elevata (60-90%) e temperature calde (25-30°C), ideali per la sua riproduzione. 

Spesso entra in casa tramite prodotti già infestati acquistati al negozio, come confezioni di farina o cereali contaminate da uova o larve. Una dispensa disordinata o poco pulita, con residui di cibo, può attirarlo ulteriormente e facilitarne la proliferazione, proprio come avviene con le farfalline o tarme da dispensa.

Quali sono gli alimenti preferiti dal tarlo del pane?

Come anticipato, l’anobio o tarlo del pane attacca prodotti secchi e amidacei. È attratto principalmente da: 

  • farina;
  • pasta;
  • cereali;
  • pane;
  • spezie;
  • frutta secca;
  • cioccolato. 

Ecco perché è facilmente presente nelle dispense casalinghe, magazzini di prodotti alimentari e piante essiccate, farmacie, panifici, pastifici e nidi di uccelli.

Come capire se la casa è infestata dall'anobio del pane

Non è semplice anticipare la presenza dell’anobio, ma ci si accorge della sua presenza solo dopo qualche tempo dopo. I principali segni rivelatori di un’infestazione da tarlo del pane già avanzata sono piccoli fori simili a pallini alla parte esterna della confezione dei prodotti alimentari. 

Un altro indicatore della sua presenza sta in polveri sospette sul fondo o all’esterno delle confezioni. Inoltre, solitamente si avverte anche un odore sgradevole. 

danni prodotti dall'anobio del pane
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L'anobio del pane è pericoloso per l'uomo?

L’anobio del pane non è tossico né trasmette malattie all'uomo, ma contamina gli alimenti con escrementi, esoscheletri e larve, rendendoli inadeguati al consumo. 

In caso di ingestione può causare reazioni allergiche. In ambito domestico è dunque più una seccatura, ma in contesti industriali può causare perdite economiche significative.

Come eliminare l'anobio del pane in casa

Come avviene con praticamente qualsiasi insetto infestante in casa, anche per eliminare l’anobio del pane è necessario un approccio combinato. Ecco i punti da seguire.

Ispezione delle provviste alimentari e pulizia

Al primo sospetto di contaminazione da tarlo del pane bisogna controllare tutte le provviste, eliminando gli alimenti infestati. Dopo di che, serve una pulizia profonda di dispense e contenitori con una parte di acqua e una di aceto per rimuovere uova e larve di Stegobium paniceum.

L’operazione di ispezione e pulizia va ripetuta ogni 2-3 settimane.

Conservazione corretta

Una volta pulito tutto l’ambiente, il passo successivo sarà usare contenitori ermetici in vetro o plastica per proteggere gli alimenti.

contenitori di vetro
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Trappole e repellenti naturali

Pur non essendo soluzioni completamente risolutive, prodotti naturali come foglie di alloro, chiodi di garofano o oli essenziali (come quello della menta) possono scoraggiare gli insetti. Le trappole adesive invece attraggono gli adulti. 

Esistono anche degli insetticidi specifici, da usare però sotto stretto controllo.

Controllare l'ambiente 

Un fattore prezioso è quello ambientale, ovvero rendere l’ambiente meno appetibile per le larve di questi insetti. È bene eliminare l’umidità in cucina e mantenere fresca la temperatura in dispensa usando deumidificatori o assicurando una buona ventilazione.

È importante sottolineare come gli alimenti irrimediabilmente compromessi dall'anobio del pane non devono essere gettati nel bidone domestico della spazzatura, perché c’è il rischio che le larve possano continuare a svilupparsi. Meglio buttarli fuori. 

In caso di infestazioni gravi è necessario consultare un disinfestatore per eseguire dei trattamenti specifici.

Fare prevenzione contro l'anobio del pane

Per evitare nuove infestazioni da anobio del pane, serve controllare regolarmente i prodotti secchi al momento dell’acquisto. Inoltre sarebbe bene conservare gli alimenti in contenitori sigillati e mantenere la dispensa pulita e asciutta. Poi, non bisogna posizionare la dispensa vicino a fonti di calore (come termosifoni o fornelli), in ambienti umidi (sopra la lavastoviglie) o in zone poco ventilate dove si accumula umidità. 

Infine, un altro suggerimento utile: bisogna cercare di consumare prima i prodotti alimentari più vecchi.

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