Tecniche per piantare, annaffiare e coltivare al meglio un albero di fico mantenendolo in salute e ricco di frutti.
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rami di un albero di fico
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Il fico accompagna la storia dell’uomo da millenni. Citato nei testi sacri, apprezzato da Greci e Romani, ancora oggi è una delle piante da frutto più diffuse nei climi temperati. La sua coltivazione non richiede cure eccessive, anche se è fondamentale conoscere le giuste tecniche per garantire a questa pianta lunga vita e abbondante produzione. Ecco dunque quando e come piantarlo, come gestire irrigazione e potatura e quali accorgimenti adottare per avere un albero di fico in giardino che possa essere rigoglioso.

Qual è il periodo migliore per piantare un fico?

Come accade per qualsiasi tipo di pianta, anche per il fico esiste il periodo migliore per piantarlo. Si tratta nello specifico della fine dell’inverno o l’inizio della primavera; l'importante è che le temperature inizino a stabilizzarsi sopra lo zero. Per quanto riguarda l’Italia il momento ideale corrisponde ai mesi di marzo e aprile, ossia quando il rischio di gelate dovrebbe essere minimo. Questa finestra temporale permette alle radici di attecchire bene prima dei caldi estivi.

Nelle regioni più miti del Sud il fico può essere messo a dimora anche in autunno, tra ottobre e novembre, approfittando di un clima ancora favorevole. In questo caso l’albero avrà diversi mesi per adattarsi al terreno e sviluppare un apparato radicale solido.

È importante evitare i periodi più caldi poiché il giovane albero di fico potrebbe infatti soffrire lo stress idrico. Allo stesso modo, la piantumazione in pieno inverno espone la pianta al rischio di danni da gelo. Pianificare il momento giusto è quindi essenziale per aumentare le probabilità di una crescita sana e duratura.

Un particolare della foglia di fico
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Dove piantare un albero di fico in giardino?

Un altro aspetto importante da considerare è l’identificazione della posizione migliore in cui porre la pianta di fico, che ama il sole. Questo vuol dire che un luogo ideale è un giardino esposto a sud o sud-ovest, dove riceve almeno sei ore di luce diretta al giorno. Questa condizione è essenziale per favorire la maturazione dei frutti e la fotosintesi.

Il terreno deve essere ben drenato, perché il fico non sopporta i ristagni idrici. Anche un suolo povero o sassoso può andare bene, purché non trattenga troppa acqua. Cosa fare però se il terreno è argilloso e compatto? In questo caso conviene migliorare la struttura con sabbia e compost.

È poi bene considerare lo spazio a disposizione. Un albero adulto può infatti raggiungere anche 6-7 metri di altezza e ampiezza, quindi non andrebbe piantato troppo vicino a muri o abitazioni. Un’area aperta, con possibilità di espandersi liberamente, permette invece alla chioma di svilupparsi in modo equilibrato.

Come piantare un albero di fico da zero

Stabiliti il periodo e la posizione migliore, è la volta di approfondire le diverse fasi per piantare un albero di fico nel proprio giardino. Mettere a dimora questo tipo di pianta richiede attenzione ad alcuni passaggi fondamentali. Di seguito la procedura da applicare.

Preparare la buca

Il primo passo è rappresentato dalla preparazione della terra e, in modo particolare, della buca. Questa deve essere larga almeno 60-70 cm e profonda altrettanto, così da accogliere comodamente le radici. Inoltre è utile smuovere bene la terra sul fondo e aggiungere compost maturo o letame ben decomposto. Si tratta di un arricchimento organico in grado di garantire i nutrienti fondamentali nei primi anni di vita della pianta. 

Se il terreno è argilloso è consigliabile creare un piccolo strato drenante con ghiaia o pietrisco, per evitare ristagni che potrebbero danneggiare le radici.

Posizionare la pianta

Una volta pronta la buca, la pianta di fico va collocata al centro avendo cura che il colletto, ossia il punto in cui il fusto incontra le radici, rimanga poco sopra il livello del terreno. In questo modo le radici rimangono ben distese e non piegate. 

Prima di coprire con la terra è utile irrigare leggermente, così da favorire l’adesione del suolo. Terminata l’operazione si compatta delicatamente la terra con i piedi e si aggiunge un’ulteriore annaffiatura.

Proteggere e sostenere il giovane albero

Durante i primi anni di crescita, un albero di fico appena piantato può aver bisogno di sostegno. Per questo motivo è bene ricordarsi di inserire un tutore in legno o bambù. Si tratta di un escamotage per aiutare a mantenere la pianta dritta e proteggerla dal vento.

Inoltre, se si vive in una zona soggetta a gelate tardive è utile anche predisporre una protezione con tessuto non tessuto (TNT) nei mesi freddi. Attorno al tronco si può stendere uno strato di pacciamatura organica per mantenere l’umidità e limitare la crescita di erbe infestanti.

Un ramo fico con frutti
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Quanta acqua dare al fico?

Una delle questioni più importanti da valutare quando si prende in considerazione la cura e la crescita di una pianta riguarda la tipologia di irrigazione, una problematica che non risparmia nemmeno il fico. 

In questo caso ci si trova di fronte ad una pianta rustica e resistente alla siccità. Nonostante questo un giovane albero necessita di irrigazioni regolari per i primi due anni. In questo periodo è bene annaffiare una o due volte alla settimana, soprattutto nei mesi caldi, evitando però di saturare il terreno.

Una volta adulto, il fico è in grado di sopravvivere anche senza grandi apporti idrici, grazie alle sue radici profonde. Tuttavia, irrigazioni mirate nei periodi di siccità prolungata favoriscono la produzione di frutti più dolci e succosi; in sostanza è meglio preferire poche annaffiature abbondanti piuttosto che frequenti e superficiali. 

Importante è fare attenzione ai ristagni: la pianta infatti non tollera terreni costantemente umidi. Un buon drenaggio è quindi la condizione indispensabile per evitare malattie radicali come il marciume.

Perché fare la pacciamatura

Una tecnica in grado di aiutare il fico nella crescita potrebbe consistere nel fare la pacciamatura attorno alla base della pianta. In questo modo viene trattenuta l’umidità, ridotta l’evaporazione e protette le radici dal caldo estivo.

Inoltre, la pacciamatura limita la crescita di erbe infestanti che sottrarrebbero acqua e nutrienti alla pianta. Ma quali materiali usare per ottenere l’effetto migliore? Ideali sono paglia, foglie secche o corteccia. Lo strato però non deve essere eccessivo, circa 5-7 cm sono sufficienti. 

Come e quando potare il fico

Perché una pianta cresca in modo florido, si deve portare a termine anche la potatura con una cadenza precisa. Il fico, in particolare, ne richiede una leggera e mirata. Ma qual è il periodo migliore per potare l'albero di fico? Il momento propizio è sicuramente l’inverno, tra gennaio e febbraio, quando la pianta è in riposo vegetativo. L’obiettivo è eliminare i rami secchi o malati e dare forma equilibrata alla chioma.

Nei primi anni è utile impostare la struttura dell’albero, scegliendo 3-4 branche principali che si diramano dal tronco centrale. Successivamente, la potatura serve solo a contenere l’eccessivo sviluppo e favorire la produzione di frutti.

È comunque bene ricordarsi di non esagerare. Il fico infatti produce principalmente sui rami dell’anno precedente, quindi tagli drastici possono ridurre la fruttificazione. Una potatura regolare e moderata assicura invece alberi sani e produttivi per molti anni.

Un grappolo di fichi maturi
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È possibile coltivare il fico in vaso?

Il fico è una pianta che può essere coltivata anche in vaso, a patto di scegliere contenitori capienti, profondi almeno 50-60 cm. È fondamentale usare un terriccio ben drenato e irrigare con regolarità, soprattutto nei mesi estivi. La coltivazione in vaso richiede potature più frequenti per contenere lo sviluppo e mantenere la pianta gestibile.

Ma dove posizionarlo per ottenere un risultato piacevole? Il fico in vaso è ideale per terrazzi e piccoli giardini, ma è bene essere consapevoli che la pianta non raggiungerà mai le dimensioni e la produttività di un esemplare in piena terra. Con le giuste cure regalerà comunque frutti dolci e abbondanti.

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