Tecniche, prodotti e consigli per rimuovere polvere e macchie dalla carta da parati senza rovinarne la superficie.
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pulizia carta da parati
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Negli ultimi anni la carta da parati sembra essere tornata di moda tanto che, ad oggi, viene scelta per rivestire pareti di case moderne e classiche, portando colore, design e personalità. Con il tempo però polvere, macchie e umidità possono compromettere l’aspetto di questo elemento decorativo. Per questo è importante sapere come prendersene cura ricordando che alcuni rivestimenti resistono all’acqua e ai detergenti, altri richiedono cure delicate. Saper distinguere le diverse necessità è indispensabile per non commettere errori irreparabili e capire davvero come pulire la carta da parati di ogni tipo e nel miglior modo possibile.

Ogni quanto va fatta la pulizia della carta da parati?

La carta da parati è un elemento in grado di dare personalità e carattere ad un ambiente come pochi altri riescono a fare. Per mantenerne intatta la bellezza è essenziale capire ogni quanto è necessario prendersi cura della sua pulizia, una questione che richiede la conoscenza di due fattori essenziali: il tipo di materiale e l’ambiente in cui si trova.

Per le carte da parati lavabili come quelle viniliche o acriliche è consigliato intervenire ogni 2-3 mesi con una pulizia leggera, rimuovendo polvere e piccoli aloni. In ambienti più soggetti a sporco come cucine e corridoi la pulizia può essere più frequente.

Le carte da parati tradizionali e quelle in tessuto non sopportano lavaggi frequenti. In questi casi, è sufficiente una spolverata periodica con panni morbidi o aspirapolvere dotati di bocchetta per superfici delicate, ripetuta ogni 1 o 2 mesi.

Carta da parati più raffinata per una camera da letto
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Cosa sapere prima di pulire la carta da parati

Prima di iniziare qualsiasi azione di pulizia, è fondamentale identificare il materiale della carta da parati con cui ci si confronta: non tutte reagiscono infatti allo stesso modo. Per comprendere meglio come comportarsi, ecco un elenco dei diversi materiali in commercio:

Carte da parati lavabili

Quelle lavabili sono le più utilizzate e acquistate per la loro comodità.

  • Viniliche: la più diffusa tra le lavabili, ha uno strato superficiale in PVC che la rende impermeabile e resistente anche agli urti.
  • In TNT con rivestimento vinilico: mantengono la facilità di posa del Tessuto non Tessuto ma con la protezione del vinile, quindi lavabili.
  • Fibra di vetro: estremamente resistente, spesso usata in bagno e cucina, può essere anche verniciata e pulita con detergenti.
  • Carte da parati smaltate o trattate con vernici protettive: resistenti all’umidità e facili da pulire.

Carte da parati non lavabili

Probabilmente più difficili da gestire ma molto d'effetto.

  • Classiche in cellulosa (carta semplice): la versione tradizionale, economica ma molto delicata
  • Tessuto puro (seta, lino, cotone, juta, velluto): pregiate ma sensibili all’acqua, si puliscono solo a secco.
  • Carte goffrate in cellulosa: con rilievi o motivi in rilievo, ma non resistono ai lavaggi.
  • Carte da parati artistiche dipinte a mano: sono pezzi unici e di lusso, non lavabili.

È dunque importante leggere con una certa attenzione le indicazioni del produttore, spesso riportate sull’imballaggio o nei cataloghi. Alcuni rivestimenti presentano anche dei simboli specifici che segnalano se sono lavabili, spugnabili o solo spolverabili.

Come pulire la carta da parati lavabile

Le carte da parati lavabili sono le più pratiche da mantenere e le più consigliate per ambienti tendenzialmente umidi come la cucina e il bagno. La loro superficie trattata con resine o rivestimenti protettivi le rende infatti idonee a resistere all’acqua e a detergenti delicati. 

Questo però non vuol dire che siano indistruttibili. Per la loro manutenzione occorre comunque evitare prodotti aggressivi e strumenti abrasivi. La pulizia si articola in più passaggi fondamentali che, se seguiti con metodo, garantiscono un risultato ottimale senza danneggiare la superficie.

La rimozione della polvere

Quando si decide di pulire una carta da parati lavabile, come le viniliche e le idrorepellenti, il primo passaggio fondamentale consiste nell’eliminazione della polvere depositata. Si tratta di uno step necessario per evitare che lo sporco, bagnato in seguito, si trasformi in aloni difficili da eliminare.

Per questa azione è sufficiente munirsi di un panno in microfibra asciutto o, meglio ancora, un aspirapolvere con bocchetta morbida: l’aspirazione delicata evita graffi e permette di raggiungere facilmente gli angoli.

Questo step va eseguito con movimenti dall’alto verso il basso, seguendo l’andamento della parete. In alternativa, si possono usare piumini antistatici, ma è bene passarli con regolarità per non lasciare accumuli.

prodotti per la pulizia delle pareti
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Lavaggio con panno umido

Dopo aver tolto la polvere, è arrivato il momento di passare alla pulizia con acqua tiepida e detergente neutro. Una soluzione leggera, ottenuta con poche gocce di sapone liquido delicato in un secchio d’acqua, è sufficiente. A questa si aggiunge l’utilizzo di un panno morbido ben strizzato, che va passato sulla superficie con movimenti circolari.

È importante non inzuppare il rivestimento. L’eccesso d’acqua potrebbe infatti penetrare nelle giunture e danneggiare il supporto sottostante. E proprio per evitare questo percolo, dopo il lavaggio è bene poi passare un secondo panno pulito e asciutto grazie al quale eliminare l’umidità residua.

Attenzione alle macchie localizzate

Se la carta da parati presenta macchie specifiche, come impronte o schizzi di cibo, è meglio trattarle subito. In questo caso una spugna leggermente inumidita con acqua e poco sapone neutro può essere passata solo sulla zona interessata.

In qualunque caso è bene evitare di strofinare con forza: in questo modo infatti si rischia di scolorire il rivestimento anche se si tratta di carte viniliche. Cosa fare, dunque, con le macchie più ostinate? La soluzione migliore è rappresentata da detergenti appositi per carte lavabili, sempre da provare prima in un punto nascosto.

Come pulire la carta da parati non lavabile o delicata

Le carte da parati non lavabili, come quelle tradizionali in cellulosa o i rivestimenti in tessuto, richiedono estrema cautela. L’acqua, ovviamente, è da evitare: l’umidità può causare rigonfiamenti, distacchi o scolorimenti permanenti.

Come agire a questo punto per mantenere intatti colori e lucentezza? La pulizia ideale è la spolveratura attraverso un semplice panno asciutto e morbido, meglio se in microfibra, oppure un aspirapolvere con spazzola a setole naturali. Grazie a dei movimenti delicati e regolari è possibile rimuovere la polvere e lo sporco leggero senza danneggiare la superficie.

In presenza di piccoli aloni o segni è possibile provare a risolvere il problema con gomme pane o spugnette specifiche per carta da parati, che eliminano lo sporco con uno sfregamento leggero e senza l’uso di liquidi. In caso di tessuti particolarmente pregiati è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti specializzati in restauro e pulizia di rivestimenti murali.

Una carta da parati dalla fantasia vintage
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Come smacchiare la carta da parati

Smacchiare la carta da parati non è certo un’impresa impossibile ma, com’è stato anticipato, è necessario conoscere le caratteristiche del rivestimento e i suoi punti deboli. Con queste informazioni a disposizione è possibile agire con metodo.

Per quanto riguarda le carte lavabili o quelle viniliche, l’intervento è decisamente più semplice. È sufficiente usare un po’ di acqua tiepida con detergente neutro tamponando la parte interessata. Diverso è invece l’approccio per le non lavabili e le più delicate come quelle in tessuto, soprattutto se pregiato. In questo caso è sempre meglio procedere con gomme speciali o con prodotti a secco.

In entrambi i casi il consiglio è di non insistere troppo sulla parte trattata. È sempre meglio schiarire una macchia che rischiare di rovinare la superficie con un trattamento aggressivo.

Se la carta da parati ha macchie di muffa o fa cattivo odore

La muffa è un problema serio, spesso causato da umidità persistente. Come riuscire a debellarlo nel migliore dei modi? Sulle carte lavabili si può usare una soluzione leggera di acqua e aceto bianco, tamponando la zona con un panno ben strizzato e asciugando subito.

Su quelle non lavabili invece, l’unico approccio è aspirare le spore superficiali con un accessorio delicato, per poi intervenire sulla causa dell’umidità che stacca la pittura dal muro oltre che la carta. In casi gravi, valutare la sostituzione della carta da parati è l’opzione più sicura e duratura.

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