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La población en Europa que gasta más del 40% de su salario en vivienda
El peso de la vivienda en los salarios (los hogares con mayor tasa de esfuerzo) Visual Capitalist

In molti Paesi europei, i costi legati all'alloggio assorbono una quota significativa dei salari dei lavoratori. Con la crescente incapacità di far fronte alle spese domestiche, il divario tra salari e affitti si sta ampliando. In Ungheria, ad esempio, i prezzi delle case sono aumentati del 234% tra il 2010 e il 2024, superando di gran lunga la media UE del 55,4%.

Quali sono i Paesi con i costi abitativi più elevati? Secondo i dati Eurostat, questa infografica mostra la percentuale della popolazione che spende più del 40% del proprio reddito familiare per l'abitazione, al netto di imposte e contributi.

Con i terzi salari più bassi dell'UE, uniti all'aumento dei prezzi delle case, la percentuale di residenti con difficoltà maggiori in Grecia è quasi tre volte superiore alla media UE.

Nel 2024, il rapporto prezzo/reddito delle case ha raggiunto il 12,7%, il livello più alto dal 2007. Non solo l'inflazione sostenuta ha contribuito a questa tendenza, ma anche l'afflusso di acquirenti stranieri ha fatto aumentare i prezzi, affermano gli analisti.

La Danimarca , invece, si colloca al secondo posto, con il 22,7% della popolazione in difficoltà economiche. Da giugno 2024, la banca centrale ha tagliato i tassi di interesse otto volte, determinando un aumento della domanda di alloggi. A Copenaghen, i prezzi delle case sono raddoppiati nell'ultimo decennio.

Al contrario, gli stipendi più elevati in Germania attenuano l'impatto dell'aumento del costo della vita, poiché il 13,1% della popolazione deve affrontare costi abitativi superiori al 40% del proprio reddito. Nel complesso, gli stipendi in Germania sono circa il 35% superiori alla media UE.

Da parte sua, l'8,5% della popolazione che vive nelle aree urbane in Spagna dovrà spendere più del 40% del proprio reddito per l'alloggio nel 2024, una cifra superiore a quella dell'Italia (6,6%) e del Portogallo (8,2%), ma inferiore a quella della Francia (9,4%), del Belgio (11,1%) o dell'Olanda (9,7%).

D'altro canto, Croazia e Lituania sono tra i Paesi più accessibili, grazie agli alti tassi di proprietà delle case che aiutano a proteggere i residenti dalle fluttuazioni dei prezzi degli immobili.

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