La phytolacca americana (o anche fitolacca) è una pianta che si sta diffondendo rapidamente in molte regioni d’Italia, soprattutto in ambienti rurali, ai margini dei boschi e lungo i sentieri. Nonostante possa sembrare ornamentale e presenti delle bacche dal colore vivace, questa specie rappresenta un serio pericolo: la phytolacca americana è infatti velenosa.
La Phytolacca americana è commestibile?
La fitolacca con le sue bacche nere e lucide può facilmente trarre in inganno chi la incontra nei boschi o nei giardini. Nonostante l’aspetto invitante delle sue bacche simili al mirtillo e la presenza di giovani germogli che potrebbero ricordare quelli di altre piante edibili, la phytolacca americana non è considerata sicura.
Tutte le parti della pianta – radici, fusto, foglie e frutti – contengono sostanze tossiche che possono causare gravi problemi di salute se ingerite, anche in quantità ridotte. In passato, alcune tradizioni popolari prevedevano l’utilizzo dei giovani germogli dopo lunghe bolliture, ma oggi questa pratica è fortemente sconsigliata dagli esperti, poiché la cottura non elimina completamente le tossine presenti.
Quali sono le sue proprietà
Questa pianta è ricca di composti chimici che le conferiscono proprietà biologiche particolari, ma allo stesso tempo la rendono molto pericolosa. Tra le principali sostanze attive si trovano le saponine triterpeniche, alcaloidi come la fitolaccina e la fitolaccotossina, oltre a lectine tossiche. Questi composti agiscono in sinergia provocando effetti irritanti e tossici sull’organismo umano e animale.
Le saponine, ad esempio, possono danneggiare le membrane cellulari e causare emolisi (distruzione dei globuli rossi), mentre le lectine interferiscono con il metabolismo cellulare e possono portare a sintomi gastrointestinali acuti come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.
Come eliminare la Phytolacca americana dal giardino
Nel caso dovessi scorgere la presenza di questa pianta selvatica in giardino o in aree adiacenti alla casa bisognerebbe intervenire il prima possibile. Si tratta di una vera e propria minaccia per la sicurezza di bambini e animali domestici in primis. Si tratta, poi, anche di una specie invasiva che potrebbe dare problemi alle colture.
Prima di fare qualsiasi cosa, è fondamentale indossare guanti resistenti e, se possibile, una mascherina protettiva: il contatto diretto con la linfa può causare irritazioni cutanee. Il metodo più sicuro per eliminare la phytolacca americana consiste nell’estrazione manuale, preferibilmente quando la pianta è ancora giovane e non ha ancora prodotto semi.
Ricorda, infatti, utilizzando una vanga o una zappa, di scavare in profondità intorno alla pianta per estrarre le radici. Naturalmente, dopo la rimozione manuale, è importante monitorare periodicamente l’area per individuare tempestivamente eventuali nuove piantine. Questa pianta produce numerosi semi che possono restare vitali nel terreno anche per diversi anni.
Perchè la Phytolacca viene chiamata anche uva turca?
A volte la phytolacca americana viene chiamata anche “uva turca”, il soprannome deriva principalmente dall’aspetto delle sue bacche mature: piccoli grappoli di frutti neri e lucidi che, a prima vista, ricordano quelli dell’uva comune. Tuttavia, a differenza dell’uva vera, le bacche della phytolacca americana sono altamente tossiche e non commestibili.
L’aggettivo “turca” veniva spesso utilizzato in passato per indicare qualcosa di sconosciuto o proveniente da terre lontane; così, quando questa pianta originaria del Nord America arrivò in Europa e si diffuse fu vista (giustamente) con diffidenza.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account