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Ieri si sono susseguite le immagini tristi del gran premio di sepang dove ha perso la vita a soli 24 anni un grande campione che ancora ci avrebbe riservato tante soddisfazioni negli anni a venire.

Youtube é oggi costellata da video dell'incidente e da video tributo, noi di idealista abbiamo scelto il sorriso di Marco simoncelli per salutare il grande campione e il grande comunicatore che era.

 

 

 

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13 Ottobre 2012, 1:27

In questo momento tutti vogliono emulare il "SIC", e pensano di poterlo fare senza una adeguata preparazione. Perchè "lui" sembrava uno che non "studiava" la tecnica ma usava molto il suo istinto. Niente di più sbagliato, ragazzi. La moto gp non è una cosa che si improvvisa. E neanche andare in moto sulle strade pubbliche. Per avere buoni risultati bisogna studiare la tecnica, la meccanica, la fisiologia e tante altre cose di cui adesso sarebbe troppo complicato parlare. Non dico che per andare in moto bisogna andare all'università. ma secondo me è una cosa che aiuta ad andare avanti e a capire di cosa hai bisogno per migliorare le tue potenzialità. eppoi se lo capisci bene, e sei motivato, ti puoi giocare le tue chances, come tutti gli altri. Ma non è detto che qualcuno si accorga di te! nulla è gratis. Ma bisogna sputare sangue per ogni piccolo traguardo agguantato, ogni piccola vittoria strappata all'ultimo giro... e vittoria dopo vittoria, traguardo dopo traguardo, si diventa consapevoli delle proprie capacità. e solo se si rimane con i piedi per terra si acquista "equilibrio e consapevolezza" dei propri valori, ma anche dei propri limiti. Si comincia da questo. Consapevolezza ed equilibrio. Poi vengono gli obbiettivi possibili. Uno dopo l'altro, si cresce anche quando ci si arriva vicino, senza raggiungerli del tutto. Il "SIC" non era un vero campione, ma tutti sapevano, nel suo ambiente, che era uno che ci credeva: e dava fastidio averlo dietro a poi centesimi o millesimi di secondo. Si sentiva il suo fiato sul collo. E spesso si sbagliavano le traiettorie... poi si sfogavano con i giornalisti dicendo che quel ragazzo era troppo spericolato...ma cosa ne sapevano di lui?...voleva arrivare in alto, un gradino per volta, senza fretta e senza strafare. Questa sua umiltà forse ostentata, nascondeva in realtà una grande qualità umana: sapersi accontentare anche del terzo o quarto posto: sperare negli errori altrui non era un "peccato" e lui spesso "gufava". Lui diceva sempre: se sei nei primi cinque, alla fine non puoi rimproverarti nulla:hai fatto comunque la tua bella gara: sei lì che puoi anche vincere...bastava poco...se quelli davanti a te magari ...vanno dritti fuori nella sabbia...senza farsi troppo male però...insomma fuori dalle balle!...ma senza costole rotte..., il gioco è fatto!!!
Questo era in sintesi il "sic" pensiero. Dovunque egli sia a gareggiare in questo momento, perchè sono sicuro che è la cosa che gli faranno fare anche lì, dove adesso si trova, sarà sempre il numero tre, quattro o cinque, in attesa che quelli lì davanti sbaglino qualcosa...
Il tuo, in fondo, era un pensiero positivo, ed i pensieri positivi, di solito, restano "vivi" per sempre.- un bacio... "sIC".-

26 Ottobre 2012, 22:00

Cucciolo eri l'ere avvenire e lo dice un siculo che ti avrà sempre nel cuore perchè le anime belle si prendono gioco di tuttitutto e cio' che ne consesegue

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